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martedì 29 ottobre 2013

Scendi Letta, lo chiedono in tanti, non se lo augura nessuno | Informazione

La Corte dei Conti afferma che la manovra, così com'è, non va perché iniqua, fa pagare di più chi ha di meno, non fa pagare di più chi potrebbe farlo. Il PDL (pardon, Forza Italia) per bocca del capogruppo Brunetta e della pitonessa Daniela Santanché.
Allo zoo degli scontenti si iscrivano anche i renziani, sempre più caricati dal loro leader carismatico, accusato di assenza di contenuti da Massimo D'Alema, uno dei migliori nemici di Silvio Berlusconi, sempre più sicuro di poterla spuntare in Senato, sia grazie allo slittamento a novembre, sia grazie alla possibilità di un voto a scrutinio segreto su cui si è appena guadagnato un mese di tempo per poterci lavorare su, magari con i resti di Scelta Civica. Senza ripetere gli "errori" commessi con Di Gregorio, si intende. 
Tutto sembra convergere verso l'inevitabile: la caduta del governo Letta. Ma se spesso ciò che appare non è esattamente come sembra, in politica nascondere, dissimulare e praticare barocchi giochi di prestigio, è la regola. La manovra economica non può essere falciata più di tanto perché la coperta creata nel 2012 è diventata cortissima con le deroghe del 2013 e dovrà essere nuovamente "allungata" con nuove tasse. La via dell'austerity non è stata seguita per intero durante il governo Monti, la via della detassazione non è stata applicata in pieno e a causa di un atteggiamento ondivago, ci ritroviamo davvero un debito poco più basso rispetto all'estate, ma il PIL continua a precipitare.
Come se non bastasse, è difficile non ammettere che il paese è sull'orlo del fallimento vista la pesante deindustrializzazione di tutta l'area. Siamo già stati scavalcati dalla Russia tra i 7 paesi più industrializzati del mondo, a breve il Brasile prenderà il nostro posto nel G8 e nel giro di 3 decenni, potremmo finire fuori dal G20, ma chi sa tutto questo, preferisce tacere, per paura o per scaramanzia.
Berlusconi ha bisogno di arrivare a tutti i costi all'8 dicembre per poter dar vita a Forza Italia e fare piazza pulita di traditori, falchi e colombe per poter passare il bastone del comando o a una delle sue figlie (anche se Barbara e Marina continuano a smentire quotidianamente). Dal canto suo, Matteo Renzi deve riuscire a stravincere il congresso del PD per poter agevolmente far piazza pulita dei vecchi dirigenti che stanno provando a fargli terra bruciata attorno.
Infine anche il fornaio preferito dai nostalgici DC, ovvero Pierferdinano Casini, sempre pronto a impastare alleanze e usare uno o più forni, sta provando la sua quarta vita politica cercando di costruire un grande centro o una spalla politica ad Angelino Alfano, che ha trovato il quid ma non trova un posto fisso nella nuova creatura politica di Berlusconi.
Infine c'è il tanto atteso semestre di presidenza italiano dell'Unione Europea e una persona in grado di dialogare con fermezza con Angela Merkel, essere ben accreditato presso Barack Obama e con rapporti cordiali con Putin, è ben visto dai circoli che contano e a tutti i protagonisti politici, fa ancora comodo avere un ombrello così ampio come il governo Letta, per poter guadagnare punti in vista di elezioni nel 2015.
Poi qualcuno dovrà anche fare i conti con il paese reale ma quello, lo sperano tutti, ma non se lo aspetta più nessuno.

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