Cerca nel blog

venerdì 27 luglio 2007

I candidati democratici rispondono ai cittadini di Youtube

Barack Obama ed Hilary Clinton sono stati i protagonisti del dibattito tra i candidati democratici più popolare degli ultimi anni. Ad intervistarli infatti i cittadini di Youtube che dietro jingle, canzoni e scenette improvvisate inchiodavano i loro rappresentanti con domande dirette. Il tutto sotto l'attenta supervisione della CNN, filtro necessario per evitare spiacevoli sorprese. Le facce dei candidati erano tese ed attente a porre la massima attenzione alle richieste degli elettori, quasi li avessero di fronte. L'esperimento sembra essere il primo grande figlio della rete Internet, da sempre vista come portatrice naturale di democrazia e libertà. Naturalmente è difficile pensare che lo staff dei due maggiori candidati alla Casa Bianca si sia fatto trovare impreparato di fronte a questi video, prodotti da cittadini che spesso non possono attingere a tutte le informazioni di cui è a disposizione un giornalista accreditato. Solo il tempo potrà dire se questo nuovo esperimento può essere uno dei migliori interventi per tenere in vita le moderne democrazie, sempre più complesse e dinamiche. Il Pd italiano ha un suo candidato sulla rete, l'on. Letta cerca consensi utilizzando YOutube per la propria campagna elettorale per la presidenza del nuovo megapartito. I costi sembrano essere inferiori di quelli degli altri candidati ma sarà difficile vedere nell'immediato forum comunali per la scelta del candidato sindaco. Almeno nel nostro paese


Francesco Quartararo

lunedì 16 luglio 2007

Schede truccate dall'Australia al box di casa

Sembra proprio che la stagione delle schede truccate sia solo all'inizio. Mentre l'inchiesta della Digos sui presunti brogli elettorali durante le elezioni comunali a Palermo procede silenziosamente, arriva direttamente dalla rete il nuovo video della discordia che riapre la conta dei voti per il Parlamento. Analizzando attentamente il video l'autore si autoproclama giornalista, in questo modo pare legittimare il suo lavoro facendo capire che ciò che stiamo vedendo è fatto da mani esperte. Chi firma le preferenze non parla durante il video ma si intuisce da alcune frasi che conosca non solo chi sta girando le immagini ma anche chi "ha voluto il lavoro". Stretto da riserbo l'imbroglione si limita a far notare il nome del candidato prescelto. I telegiornali annunciano che il video proviene dall'Australia. L'indicazione geografica riguardante l'origine del video viene data dallo stesso autore, non abbiamo altri punti di riferimento. Lo scrutatore appare poi molto tranquillo, non cerca di allontanare la telecamera, anzi collabora con chi ha costruito lo scoop. I box contenenti altre schede sembrano l'unica prova che mantenga in piedi la veridicità del video. La possibilità che il video sia stato inviato da Sidney può non essere sufficiente a dimostrarne la veridicità. Oggi infatti è possibile trovare gli indirizzi IP di tutti i paesi al mondo e sostituirli al proprio. In questo modo se dal mio garage costruisco un ambiente simile posso riprodurre in casa qualcosa di simile. Al momento l'indagine della magistratura è stata avviata, attendiamo di sentire qualche risposta in merito prima della fine di questa legislatura.
F.Q.

venerdì 13 luglio 2007

SOS Pianeta Terra: tra Live Earth, scienza, politica ed economia

Al Gore è riuscito a mobilitare l'opinione pubblica mondiale portandola a discutere, almeno per un giorno, della questione climatica. Per un giorno il mondo, tramite il linguaggio universale della musica, si è unito nella promessa di mantenere una condotta più ecologista possibile per salvaguardare il pianeta. Ma le critiche, si sa, sono pronte a cadere come pioggia acida. Il dato che confuterebbe il diretto coinvolgimento delle emissioni di CO2 nell'atmosfera come unico responsabile dell'aumento climatico è schematizzato in una tabella:


la linea verde rappresenta l'andamento della presenza di Co2 nell'atmosfera nel corso di una scala temporale indicata in basso. La linea blu indica l'andamento della temperatura globale mentre la linea rossa indica l'aumento delle polveri sottili. Come si può notare ad un aumento della temperatura globale segue un aumento della presenza di Co2 nell'atmosfera e non viceversa. Tutto questo, secondo gli scenziati che si pongono contro la teoria del riscaldamento globale, dimostra che l'andamento del clima sulla Terra dipenda esclusivamente dall'attività solare e da fattori su più larga scala. Discorso chiuso? Non esattamente. Se è vero che la temperatura globale aumenta, aumenterà di conseguenza la Co2 nell'aria. L'anidiride carbonica, oltre ad essere tossica per noi è il motore dell'effetto serra. Quindi cosa accadrà quando saremo di fronte ad una situazione climatica così complessa? Le città di oggi, in cui vive la maggior parte della popolazione mondiale, sono quasi invivibili. L'aria tossica delle nostre città fa aumentare in maniera costante le malattie respiratorie e le malformazioni genetiche. Se potessimo ridurre a prescindere la CO2, non miglioreremmo un pò l'aria delle nostre città bloccando almeno in parte il meccanismo dell'effetto serra? La Cina, con un anno di anticipo rispetto alle previsioni, è diventato il paese con il maggior quantitativo di emissioni nocive al mondo. Assieme all'India questo paese non può arrestare la sua crescita energetica ed economica. Facendo leva su queste considerazioni, gli Usa hanno fatto fallire i protocolli di Kyoto e bloccato qualsiasi misura di intervento rispedendo la questione su un piano politico. In Italia ad esempio l'oppposizione considera questi eco-allarmismi terroristici solo uno dei tanti volti della "sinistra radicale". Le scorte di combustibile fossile su cui abbiamo basato il nostro sistema di produzione sono destinate ad esaurirsi entro questo secolo, dopo quasi 300 anni di sfruttamento intenso. La rincorsa al biodiesel, a fonti di energia rinnovabili e quindi scorte pressocché infinite di energia incomincia ad interessare i mercati internazionali. Il controllo e la gestione delle nuove fonti di energia può essere uno dei fattori in grado di cambiare gli equilibri internazionali, portando alla ribalta paesi come il Brasile, oppure può rilanciare l'occidente nella sfida al colosso cinese. L'Unione europea sembra sulla strada giusta per diventare il concorrente principale sui mercati. Chi si aggiudica la sfida tecnologica sulla produzione di energia rinnovabile potrebbe avere la capacità alla lunga di porsi come guida e alternativa al modello cinese.
Francesco Quartararo

Gazzetta.it-Homepage

Che ne pensi del post? Prima di andartene, dammi il tuo parere

Pagina Sportiva

Sezione dedicata allo sport, con le notizie della Gazzetta e i vostri video

Link particolari