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mercoledì 31 ottobre 2007

Cristina Fernandez Kirchner, da first lady a presidente

Lei può dire di avercela fatta. Simile in molti aspetti ad Hillary Clinton, senatrice, first lady ed avvocato è riuscita a succedere al marito nella corsa alle presidenziali. Esponente del Fronte Nacional Para la Victoria, vicino all'ala sinistra del peronismo, è riuscita a battere tutti gli altri candidati mantenendo l'Argentina lungo l'asse di Venezuela, Cuba, Ecuador ed in generale quella parte del Sud America che cerca di staccarsi dai tentacoli mai avvizziti della dottrina Monroe americana. Non mancano le proteste per le presunte irregolarità, ma un distacco di ben 10 punti percentuali fa pensare ad una vittoria più netta di quella di Bush nel 2000 o di Prodi nel 2006. La famiglia Kirchner rimane all'interno della Casa Rosada, mentre la famiglia Clinton (e forse anche quella Putin) rimane alla finestra sperando che si ripeti quanto successo nell'Argentina ancora abbagliata dalla luce postuma di Evita Peron.
Francesco Quartararo

sabato 27 ottobre 2007

Gli incendi in California risolvono la crisi dei subprime

La crisi dei subprime in America, capace di investire i risparmi di molte famiglie americane, di travolgere i consumi e congelare la crescita può avere una soluzione inaspettata. Quella enorme macchia di fumo visibile dallo spazio che ha inghiottito la California libera ettari di terreno da enormi ville, piccole cittadine e libera nuovi terreni edificabili. Gli investimenti, favoriti dall'amministrazione Bush, daranno una boccata d'ossigeno al mondo dell'edilizia che ha messo alle strette tutte le agenzie di credito legate ai beni immobili. Una tragedia ambientale ed una disgrazia umana capace insomma di risolvere una delle grane più pericolose per gli USA ed i mercati internazionali. Una ricostruzione simile a quella di New Orleans, dove non mancheranno gli abusi edilizi e le "sviste dell'amministrazione" nell'assegnazione dei nuovissimi centri abitati ai vecchi abitanti. Un'occasione per far respirare le imprese edili californiane, favorite dall'urgenza di dare un tetto alle migliaia di sfollati, più o meno noti. Per una villa di stile coloniale spazzata via dalle fiamme si possono costruire una serie di tre mega-appartamenti o una villa con piscina olimpica e pista d'atterraggio per piccoli elicotteri. Una cittadina con 10.000 abitanti con case costruite negli anni '80 può essere ampliato per altre 5.000 unità con costruzioni anti-sismiche e finanziamenti statali. La contemporanea risistemazione dei vecchi abitanti e la possibilità di nuove abitazioni da piazzare nel mercato favoriscono la ripresa degli investimenti a lunga durata basati sui mutui a tasso fisso e variabile. Una boccata d'ossigeno finanziaria che ha l'odore acre e fuligginoso delle fiamme californiane.

Francesco Quartararo

venerdì 26 ottobre 2007

I Km rossi che separano Ducati e Ferrari









Due campioni in rosso, due miracolati dall'asfalto. Battezzati dalle due e quattro ruote, Casey Stoner e Kimi Raikkonen vengono da molto lontano, uno dal profondo sud, in Australia e l'altro dal freddo nord, in Finlandia. Carriere diverse, scelte simili: un destino segnato dalla Rossa. Se guidi una macchina la tua Rossa è una Ferrari, se stai in sella ad una moto la tua Rossa si chiama Ducati. Ti trovi comunque nella focosa Romagna, terra di passioni forti, piadine, lasagne, discoteche e ballo liscio. Persino la politica porta i colori rossi, da queste parti. Il brio e le bollicine le trovi pure nel vino che si usa per brindare alle vittorie di due scuderie gloriose, entrambe nate dalla genialità di italiani avventurosi, passionari ma attenti alla tecnologia ed al rapporto umano. Dietro questi due campioni, uno esploso quest'anno in grado di far impazzire anche il dott. Rossi e l'altro assolutamente spietato nel prendere un mondiale perso a giugno, stanno intere famiglie di meccanici, ingegneri, tecnici aerospaziali e compaesani che dedicano una vita alla loro scuderia e vivono con essa. La famiglia Ferrari gira per il mondo con due piloti, Raikkonen e Massa, che rischiano la vita nel portare a casa vittorie, gloria e soldi. La famiglia Ducati porta con sé Casey e Loris sulle piste di tutto il mondo vivendo a stretto contatto con loro, mettendoli in sella ad una belva scatenata che solo loro riescono a tramutare in vento. Strepitoso perché inatteso il trionfo Ferrari, derisa ed umiliata da Ron Dennis e dalle sue scorrettezze, i piloti frastornati dal giovane Hamilton pericoloso quanto l'indiavolato Alonso. Una vittoria costruita sulle lacrime, i nervi tesi e i denti stretti, pronti a raccogliere tutto ciò che si strappava all'avversario e presentando il conto delle malefatte di fronte alla giustizia sportiva. Sorvolando sul comportamento della FIA, Raikkonen ha dimostrato come il gioco di squadra, la costanza e la tenacia portano sempre risultati. In questo caso più che di risultato sembra quasi un miracolo non ancora spiegabile. A noi non servono spiegazioni, ci crediamo lo stesso. W la Ferrari! W la Ducati!



Macchia 1986

martedì 16 ottobre 2007

Il prossimo presidente di tutte le Russie? Lyudmila Putina

In un periodo storico in cui le relazioni tra gli USA e Russia tornano ad essere coperte da un certo gelo, con minacce reciproche sulla difesa missilistica, una scelta politica unisce i due paesi dello stretto di Bering. Vladimir Putin non può più candidarsi come presidente, almeno per questo mandato e come Boris Eltsin deve nominare un successore. Il successore ideale Vladimir pare averlo trovato proprio in casa sua. Secondo alcune fonti Lyudmila Putina, la moglie di Vladimir, sta per essere gettata nella mischia politica in attesa del ritorno diretto del marito. Le motivazioni appaiono più di una: Vladimir non può rischiare di abbandonare del tutto il Cremlino perché gli oligarchi a cui è legato potrebbero minacciare la sua incolumità fisica, è uno dei pochi a conoscere tutti i passaggi che hanno portato la Russia da Gorbaciov a Eltsin. La proposta è partita dalla città una volta nota come Stalingrado, seguendo un vecchio schema noto sin dai tempi dell'Unione Sovietica: anziché imporre le decisioni direttamente dall'alto, alcune proposte importanti venivano fatte partire dai soviet ed "accettati" dai dirigenti del partito. L'immagine personale di Lyudmila è cambiata nel corso degli anni, da tranquilla moglie e casalinga ad un look da manager rampante, pronta a rappresentare la Russia nel mondo. Il 3 giugno 2007 Putin ha dichiarato che la durata ideale del mandato presidenziale dovrebbe passare da quattro a circa sette anni. Questa modifica costituzionale non può essere affrontata in un periodo così breve (le votazioni cominciano il 2 dicembre per il rinnovo del governo, a marzo per le presidenziali), ma può essere approvata durante il mandato presidenziale di Lyudmila Putina. Il 14 giugno scorso Igor Shuvalov, molto vicino a Putin ha dichiarato: "Non ho dubbi sul fatto che Putin nominerà Lyudmila. Molti sono convinti che il successore uscirà tra Ivanov e Medvedev, ma il mio presidente uscirà con un'altra sorpresa". Al momento non si hanno altri indizi su altri successori ma se abbiamo imparato qualcosa in questi anni, è che nulla è scontato nella Russia di oggi.

F.Q.

venerdì 12 ottobre 2007

Fabrizio Quattrocchi ed il Parlamento Mondiale per la Sicurezza e la Pace

Palermo - Una strana parabola unisce una vicenda di cronaca internazionale di un nostro concittadino morto in Iraq e questa strabiliante ong, sempre più reale e ramificata. Il percorso è lungo, si passa da una nota e ricca agenzia di sicurezza, sponsorizzata in mezzo mondo e con addestratori reclutati tra i migliori al mondo. Oltre al sito ufficiale il web offre la possibilità di seguire corsi guidati da ex generali o militari dei migliori eserciti al mondo, da quello inglese passando per l'esercito israeliano e l'apprendimento della lotta corpo a corpo delle forze armate russe. Qualche tempo fà trovai un sito che certificava un convegno tenutosi a Palermo tra il Parlamento Internazionale per la Sicurezza e la Pace e l'IBSSA, ma andando sul sito ufficiale della compagnia di bodyguard internazionale (basta cliccare sul titolo di questo post) troverete come l'associazione palermitana è tra i primi affiliati. Ma che c'entra Fabrizio Quattrocchi? C'entra eccome. La stampa italiana se ne è occupata poco, gli unici tentativi di approfondimento riguardano pochi casi isolati come "La Voce" e un'inchiesta della tv svizzera RTSI. Pare proprio che Quattrocchi fosse un dipendente della IBSA, una società satellite della IBSSA che faceva capo a Roberto Gobbi e Spartaco Bertoletti, con sede a Budapest e centro operativo in Israele. Secondo Bertoletti, Quattrocchi era partito per l'Iraq in seguito ad una richiesta accettata da un mercenario genovese per l'addestramento di personale a difesa degli oleodotti, rimanendo invischiato nella vicenda che sappiamo. Come legare tutto questo all'ong di Viktor Busà? Come da me scritto in un precedente post il 30 agosto il regolamento del Parlamento Internazionale prevede la presenza in ogni paese del mondo in cui vada garantita la pace e la sicurezza. Il codice penale prevede l'intervento in stati macchiatisi di gravi crimini contro l'umanità. Cosa meglio di una forte affiliazione con un'associazione internazionale di bodyguards e servizi di sicurezza per avere uomini addestrati pronti ad operare? E soprattutto passaporti validi ovunque con immunità garantita e placca identificativa valida in tutti i paesi del mondo? Una vecchia questione con un piccolo giornale online dimostra quanto la faccenda dei passaporti sia alquanto delicata: nel 2002 Biagio Paternostro si è a lungo prodigato per un articolo riguardante la presunta vendita di passaporti falsi da parte di questa organizzazione non governativa. Il lungo carteggio per la rettifica di informazioni false, come previsto dalla legge italiana in caso di possibili diffamazioni a mezzo stampa ha creato non pochi grattacapi alla redazione online. La curiosità di questo carteggio sta nel morboso accanimento del portavoce del Parlamento Internazionale contro la redazione del giornale. Pubblico uno stralcio dell'intero carteggio, visualizzabile dal link:



Es. Prof. Paternostro, onde soddisfare la vostra-sua richiesta, ci invii quanto richiestole reletivamente ai signori in cc. che non conosciamo e neppure i motivi non chiari ed ufficiali per cui sono presenti dall'inizio nel carteggio tra lei e noi.
E, come da noi fatto regolarmente e secondo regole documentali, voglia cortesemente rispondere in testa al post inviatole precedentemente e completo evitando ripetizioni di stemmi ed intestazioni che lo allungano ed appesantiscono di molto.


Una storia che ha bisogno di altri tasselli per capire se si tratta di una mega-truffa costruita ad arte da mitomani che inzozzano Internet o se ci troviamo di fronte un arazzo ben più complesso di quanto potevamo immaginare.


F.Q.

lunedì 8 ottobre 2007

I rischi dell'uomo che vuole assomigliare ad un dio

La creazione di un organismo vivente in laboratorio, non copiato ma che vede la luce grazie alle capacità tecnologiche dell'uomo necessariamente ci porta a fare delle speculazioni che chiamano in causa la fantascienza ma potrebbero rivelarsi più reali di quanto pensiamo. L'uso di cellule staminali in quantità massiccia, distribuite tramite processo industriale permetterebbe il continuo rinnovo dei tessuti lacerati in seguito ad incidenti, tumori o malattie degenerative ma anche la ricostituzione delle cellule di ogni parte del nostro corpo, dal cervello fino all'epidermide. In questo modo il sogno millenario dell'immortalità e dell'eterna giovinezza avrà una base scientifica concreta e riproducibile in serie. La mortalità umana dipenderà solo dalla potenza delle armi usate nelle guerre del futuro, armi in grado di spezzare questo perfezionamento biologico. Inoltre non è detto che automaticamente questo elisir bioteconologico di eterna giovinezza sia disponibile per tutti. Le industrie farmaceutiche potrebbero acquisire sui governi un potere ben più concreto dei grandi gruppi economici finanziari: mentre le banche possiedono i beni in grado di fare girare qualsiasi economia, il potere di distribuire bio-tecnologia in grado di produrre energia, cibo, aria pulita ed aria tossica oltre alla disponibilità di esseri biogeneticamente modificati per il combattimento potrebbe ribaltare i rapporti di forza che regoleranno le società del futuro. L'esplosione demografica conseguente renderà necessaria la colonizzazione di tutti quei corpi celesti adatti ad ospitare la vita. Uno scenario possibile potrebbe portare Marte a diventare un pianeta simile alla Terra grazie all'impianto di micro-organismi in grado di sintetizzare l'anidiride e trasformarla in ossigeno, preparando il pianeta rosso ad ospitare forme di vita complesse. Incredibile come questo singolo batterio, il Mycoplasma laboratorium, porti con sé questa grande forza rivoluzionaria. Persino le religioni non avrebbero più le basi per poter operare nel mondo e guidare i propri credenti. Il concetto di divinità tornerebbe ad essere quello della Grecia classica, dove gli immortali si incrociavano di tanto in tanto con creature mortali ed avevano tutti le stesse pulsioni che ricordavano gli uomini. Un'umanità divinizzata non ha più nessun freno morale per le sue azioni, anzi definisce e regola da sola la propria moralità ed i propri dogmi. Una parte di questo percorso è già stata intrapresa, ma non ci è dato sapere dove ci porterà.
Macchia 1986

Un batterio il primo essere vivente creato dalla genetica

Craig Venter, lo scienziato che ha cambiato la genetica negli ultimi anni è riuscito con la sua équipe a creare la prima forma di vita interamente artificiale partendo da un organismo presente in natura. Nel dettaglio il lavoro degli scienziati si è incentrato sullo studio del DNA del Mycoplasma genitalium da cui sono stati prelevati sequenze essenziali. Il cromosoma creato, agganciato ad altre basi di DNA, possiede caratteristiche nuove adattabili agli scopi più disparati. In questo modo sarà possibile riprogrammare batteri ed altre forme di vita microscopiche per creare dei bio-operatori ecologici, in grado di eliminare gli effetti negativi dell'inquinamento causato dall'uomo. Altri impieghi riguarderebbero l'industria farmaceutica, in grado di avere a disposizione laboratori di sintesi gestiti da batteri "intelligenti". Ma le grandi scoperte scientifiche sono sempre accompagnate da un altro risvolto: altre ricerche effettuate da George Church e Xiaolian Gao dimostrano come per ottenere un batterio sintetico basti "appena" una molecola di DNA formata da 21 geni e 14.500 basi. Un organismo simile può essere piegato a fini distruttivi, sia come mezzo per il bioterrorismo, sia per nuovi missili tecnologicamente avanzati. Nonostante i molteplici impeghi di una vita artificiale è interessante pensare al livello raggiunto dalla biotecnologia. Per la prima volta nella storia la natura ha un concorrente nella creazione della vita, non conosce ancora come plasmare forme di vita complesse. Viene il dubbio che neanche la natura si sia resa conto di come una sua creatura possa diventare a sua volta creatore.


F.Q.

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