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lunedì 28 ottobre 2013

NSA e Obama sbugiardati, ecco tutti i dati spiati | Informazione

Non abbiamo mai intercettato Angela Merkel, tuona a caldo Barack Obama, mentre oggi l'NSA annuncia la fine delle intercettazioni sui leader mondiali, sbugiardati dai nuovi dati forniti dal duo Greenwald-Snowden. Un'attività resa legale dal Patrioct Act e che ha permesso di sventare almeno una decina di attentati, ma che al tempo stesso ha permesso di spiare tutti i paesi alleati. L'ultimo vertice europeo ha avuto come argomento centrale proprio questa vicenda e ha costretto Washington a respingere una delegazione tedesca che aveva già chiesto un incontro con i servizi segreti americani, in cambio della fine (ovviamente a parole) dell'attività di intelligence. 
Nascondere la montagna con un dito è impossibile, così come è impossibile illudersi che dopo la più grande fuga di notizia dalle stanze di intelligence di tutti i tempi, fermi l'attività di spionaggio. Cade anche l'ultima foglia di fico sui dati spiati dall'NSA che ovviamente, riguardano anche il nostro paese, nonostante le assicurazioni fornite ad Enrico Letta ad Obama:
[toggle style="closed" title="Quantità di dati spiati nel mondo dall'NSA"]
Pakistan: 12.76 Billion
Afghanistan: 21.98 Billion
India: 6.28 billion
Iraq: 7.8 billion? (blurry image)
Saudi Arabia: 7.8 billion ? (blurry image)
United States: 3 Billion? (blurry image)
Egypt: 1.9 Billion ? (blurry image)
Iran: 1.73 Billion
Jordan: 1.6 Billion
Germany: 361 Million
France: 70.2 Million
Spain: 61 Million
Italy: 46 Million
Netherlands: 1.8 Million
The rest of the world: Lots and Lots
Total: 124.8 billion.
[/toggle]
Se l'attività di spionaggio legata alla lotta al terrorismo su paesi come Afghanistan e Pakistan è direttamente riconducibile alla lotta ad Al Qaeda, risulta molto più difficile giustificare i dati relativi a Germania, Francia, Spagna, Italia e Olanda. Si tratta sicuramente di paesi di passaggio per le cellule terroristiche di tutto il mondo, ma è difficile pensare che occorrano 46 milioni di intercettazioni in un solo mese per ricostruire i movimenti di un gruppetto di probabile terroristi.
Tra i dati spiati dall'NSA infatti spuntano le conversazioni dei presidenti e dei capi di stato, le attività e le scelte relative alle multinazionali, i segreti sulle grandi aziende dell'energia e gli assett strategici, tutte informazioni che hanno poco a che vedere con la lotta al terrorismo.
Una figuraccia mondiale che è destinata a non finire presto, dato che dopo la diffusione dello spionaggio dei paesi alleati, si passerà a quello dei nemici storici. Washington è infuriata, lo scenario che si prospetta sembra uscito da The Bourne Supremacy, ed in molti iniziano ad interrogarsi sull'opportunità di diffondere ulteriori dati.
Anche se si sta parlando di miliardi di telefonate intercettate, di conti correnti scannerizzati, cartelle cliniche e ricostruzione del DNA dei soggetti intercettati, quello che è stato svelato da Snowden, è soltanto una piccola parte dell'attività svolta dall'intelligence americana. Una piccola finestra, uno squarcio che scandalizza l'opinione pubblica ma che è solo una piccola parte di quel che realmente c'è. Perché allora spifferare tutto ai 4 venti, mettendo a rischio il lavoro di decine di persone?
Perché nel mondo di oggi, mantenere la pace è un lavoro difficilissimo e l'unica arma non governativa che può essere usata, è l'informazione. E' stata una corretta informazione che ha permesso di fermare la guerra in Siria, di stoppare lo shutdown americano e dire la verità su quanto accade a Fukushima. Scegliere da che parte stare, inizia a fare la differenza nel mondo di oggi.

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