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giovedì 30 agosto 2007

Il Parlamento Mondiale per la Sicurezza e la Pace



Palermo- Sembra quasi una leggenda della rete, un pò come la storia di John Titor, l'uomo venuto dal futuro. Parecchi blog descrivono questa associazione come una delle propaggini più reali del cosidetto "Nuovo Ordine Mondiale", altri si lanciano in considerazioni ancora più paranoiche ed improbabili. Sembra quasi che si tratti di un'invenzione. Ma la realtà è diversa. Consultando una serie di documenti reperibili sia in rete che al Tribunale di Palermo, scopri che la sede di questa organizzazione non governativa ha una sua sede fissa da più di 25 anni ed annovera attualmente tra i suoi membri il presidente Hugo Chavez e il mons. Viktor Busà, arcivescovo ortodosso russo che ne è presidente a vita. L'organizzazione è molto complessa ed articolata, divisa in sezioni che a loro volta sono contenute in un Parlamento vero e proprio, un Ufficio di Presidenza ed un Consiglio supremo di Giustizia. Il documento in alto a sinistra è uno degli atti più recenti dell'organizzazione, visibile su http://www.wonm.org/ e porta la data del 28 dicembre 2005. Altri documenti dimostrano che tutti i più importanti capi di stato non solo conoscono, ma nel corso degli anni hanno lavorato attivamente per questa organizzazione. Sfogliando le varie attività realizzate negli anni ci si rende conto come l'IPSP sia stata presente in numerose iniziative diplomatiche, soprattutto nei paesi africani. I membri più importanti di questa organizzazione sono quasi tutti ex presidenti di paesi sudamericani o africani, mentre tra gli italiani spicca il presidente della Sezione penale sui Diritti Umani e delle Genti, Carlo Morganti ed il Procuratore Generale della Corte Suprema di Giustizia, Bruno Amoroso. Tutti gli stati del mondo fanno parte di diritto di questa "Nuova Società delle Nazioni", come si definiscono in alcuni casi e come tali devono rispettare il seguente codice penale, estratto dal sito ufficiale:


CAPO I - LE FONTI Art. l - II Parlamento Mondiale per la Sicurezza e la Pace formula il Codice Penale Universale per la difesa dell'Uomo e dell'Umanitità (da valere nei confronti di tutti gli Stati aderenti o non al Parlamento Mondiale) e lo approva e lo promulga quale Organo - Internazionale tra gli Stati - Legislativo, Tutore e Preventivo per la difesa dell' Uomo e dell'Umanità. La normativa del Codice Penale Universale trova la propria Fonte nella Carta Costituzionale del 15 dicembre 1975 e nella Carta Internazionale sulla Protezione della Vita Umana del 15 gennaio 1976.La Corte Suprema di Giustizia per la Protezione della Vita è Organo Supremo decisorio in merito ai delitti comunicati al Parlamento Mondiale per la Sicurezza e la Pace.
CAPO II - SOGGETTI Art 2 - Lo Stato è soggetto attivo di reato qualora, a seguito di una propria normativa istituzionale e ordinaria, opera contrariamente ai principi sanciti dalla Carta Costituzionale e dalla Carta Internazionale sulla Protezione della Vita, del Parlamento Mondiale per la Sicurezza e la Pace. Art 3 - L' Uomo è soggetto attivo di reato qualora opera contrariamente ai dispositivi della legge istituzionale e ordinaria del proprio Stato, che rispetta nella propria normativa istituzionale e ordinaria i principi sanciti dalla Carta Costituzionale e della Carta Internazionale sulla Protezione delta Vita, del Parlamento Mondiale per la Sicurezza e la Pace. L' Uomo in tal caso è sottoposto alle sanzioni previste dal Codice Penale del proprio Stato. L' Uomo, che riscontra nella legislazione istiluzionale e ordinaria del proprio Stato, norme contrarie ai principi sanciti dalla Carta Costituzionale e dalla Carta Internazionale sulla Protezione della Vita, deve rivolgersi, indipendentemente dall' essere la persona offesa, al Parlamento Mondiale, che opererà a mezzo della Corte Suprema di Giustizia per la Protezione della Vita, e la denuncia può essere inoltrata direttamente alla Presidenza della stessa Corte Suprema. Art .4 - La Donna è equiparata all' Uomo.
CAPO III - DEI DELITTIArt. 5 - Sono delitti contro l'Umanità gli atti dello Stato diretti ad attuare: - genocidio, strage, razzismo, immigrazioni ed emigrazioni di intere popolazioni, aborto, persecuzioni politiche e religiose, coltivazione illegale e spaccio di droga specie a minorenni e giovani, mancata o negata assistenza sanitaria ai bisognosi ed errori sanitari, sofisticazione artificiosa dei cibi. Art.6 - Lo Stato perpetra delitto contro l' Uomo nell'attuare e nel permettere aborto, esilio, arresti illegali, carcerazioni preventive a lunga scadenza, torture fisiche e morali, persecuzioni poliziesche e gludiziarie, sequestri di persona e tangenti, tratta delle bianche e dei minori, prostituzione minorile, pornografia, violenze sessuali su donne e bambini, sfruttamento e lavoro di minori. Art. 7 - E' delilto contro lo Stato l'attività del cittadino diretta a danneggiare il proprio Stato, favorendo, in pace ed in guerra, gli interessi di uno Stato straniero, intaccando così il sano equilibrio internazionale. Lo Stato che non punisce tale comportamento o addirittura lo legalizza si rende direttamente responsabile di delitto contro la stessa propria collettività umana statualmente organizzata. Art. 8 - Lo Stato perpetra delitto contro la Fauna nel non evitare: maltrattamento, brutalità, sevizie e vivisezione degli animali, caccia spietata e abbandono degli animali domestici. Art. 9 - Lo Stato perpetra delitto contro la Flora nel non evitare: incendi dolosi contro boschi, foreste, selve e piantagioni, abbattimento sconsiderato di alberi e piante. Art. l0 - Lo Stato perpetra delitto contro l' Ambiente naturale nel non evitare: inquinamento ed avvelenamento (pesticidi ed altre sostanze velenose, smaltimento incontrollato di rifluti e detriti) di territori, coltivazioni,acque marine, fiumi, torrenti e laghi, esperimenti nucleari nel sottosuolo, nel mare e nell'atmosfera, costruzioni abusive ed intensive. CAPO IV - SANZIONE Art 11 - Contro lo Stato colpevole dei delitti previsti dagli articoli elencati nel Capo III, si applicheranno le sanzioni applicate dagli articoli 10,11,12,15,19 e 20 della Carta Internazionale sulla Protezione della Vita Umana del 15 gennaio 1976. Art 12 - Contro l' Uomo, che nelle proprie funzioni e cariche di Rappresentante di uno Stato, si è reso colpevole dei delitti elencati nel Capo III, si applicheranno: la pena dell' ergastolo con o senza lavoro coatto oppure la reclusione a tempi determinati oppure la radiazione perpetua od a tempi determinati dalle cariche pubbliche politiche oppure una elevala multa. Art 13 - ln applicazione dell'Articolo 12 - il genocidio, la strage, il razzismo (inteso come la degradazione della legittima tutela della Stirpe), l'immigrazione e l'emigrazione di intere popolazioni, l'aborto, le persecuzioni politiche e religiose, la coltivazione illegale e lo spaccio di drogha specie ai minori, sono puniti con l'ergastolo a lavoro coatto.La negata o mancata assistenza sanitaria ai bisognosi, come gli errori sanitari e la sofisticazione artificiosa dei cibi, sono puniti con la reclusione a tempo da determinarsi, secondo la gravità e la recidività del delitto.I delitti come l'esilio e gli arresti illegali sono puniti con la reclusione, la radiazione dagli Uffici pubblici e politici, nonchè con la multa proporzionata alla gravità ed alla recidività del delitto.
CAPO VAZIONE
Art. 14 - Tutti i cittadini delle Nazioni, i quali hanno conoscenza di persone che si trovano nelle gravissime condizioni di perseguitati, torturati, detenuti ed esiliati, possono adire il Parlamento Mondiale per la Sicurezza e la Pace in propria difesa.I cittadini che si trovano nella condizioni descritte nel comma precedente, hanno l'obbligo di adire il Parlamento Mondiale per la Sicurezza e la Pace in propria difesa.La denuncia va inoltrata al Parlamento Mondiale per la Sicurezza e la Pace oppure alla Corte Suprema di Giustizia per la Protezione della Vita.
Art. 15 - Il Parlamento Mondiale per la Sicurezza e la Pace , in applicazione della decisione della Corte Suprema di Giustizia per la Protezione della Vita ed a favore dei cittadini che hanno fatto ricorso, procederà contro gli Stati responsabili ed i loro rappresentanti legali, applicando gli articoli 10 e 14 della Carta Internazionale sulla Protezione della Vita Umana.
CAPO VIAZIONE
Art. 16 - Il Parlamento Mondiale per la Sicurezza e la Pace si adopererà affinché gli Stati del Mondo aboliscano le "polizie militari" impiegate contro i cittadini, nonchè le "polizie segrete.Altresì nominerà Alti Commissari Internazionali onde prevenire ed eliminare ogni forma d'illegalità costituzionale, che possa verificarsi nelle Nazioni oppresse da regimi tirannici ed assolutistici anche se in apparenza si presentano come Governi pseudodemocratici.
Art. 17 - Il Parlamento Mondiale per la Sicurezza e la Pace ha il diritto di sorvegliare le Nazioni, in applicazione dell'articolo 17 della Carta Internazionale sulla Protezione della Vita Umana del 15 gennaio 1976.
Art. 18 - Il Parlamento Mondiale creerà, attraverso contributi versati dagli Stati aderenti, un Fondo Internazionale diretto a favorire la propria operatività, nonchè l'assistenza per i Perseguitati, per i Detenuti riconosciuti innocenti e per gli invalidi da tortura.Verrà istituito un apposito Ufficio, nell'interno del Parlamento Mondiale, per la gestione del suddetto Fondo.


Senza dubbio si tratta di una ong molto particolare, strutturata quasi come l'ONU. Prossimamente sposteremo l'attenzione alla sede centrale di questa organizzazione, sperando di avere qualche certezza in più.

I messaggi dei padrini

I grandi padrini di Cosa Nostra sono stati incarcerati ad uno ad uno negli ultimi anni, ma le loro direttive non sono mai mancate. Proprio ieri il pizzino più inquietante tra i boss: pare che Nitto Santapaola (foto a sinistra) stesse cercando di mandare un messaggio a Totò Riina (in basso a destra) e Bernando Provenzano. La pace è finita, questo il testo contenuto nel bigliettino sequestrato dalla polizia penitenziaria ma reso noto dalla stampa. Altro segnale inquietante è stato lo scambio delle fede nuziali tra due ex boss in segno di una nuova alleanza in vista di nuovi cambiamenti interni all'organizzazione mafiosa. Le mogli dei due boss erano state uccise durante un regolamento di conti tra le famiglie mafiose antagoniste. Un nuovo e preoccupante segnale che arriva dopo la cattura di Provenzano, i primi omicidi di stampo mafioso a Partanna e la sparizione di un imprenditore e di suo figlio, legati ad un'operazione poco chiara nel campo edilizio avvenuta circa dieci anni fà. il magistrato Gaetano Paci si sta ancora occupando del caso, mentre proseguono a fari spenti le indagini per stanare gli ultimi due "dignitari" di Cosa Nostra rimasti in circolazione, Salvatore Lo Piccolo e Matteo Messina Denaro.


Francesco Quartararo

venerdì 17 agosto 2007

La congiunzione pericolosa

La bolla speculativa sui mutui ad alto rischio, dopo cinque anni di crescita esponenziale, è esplosa negli USA coinvolgendo gli altri mercati internazionali nel giro di poche settimane. L'allarme in Italia era stato lanciato qualche mese fà dalle colonne di Repubblica da Federico Rampini, inviato storico nei paesi asiatici. Il mercato immobiliare americano dopo dieci anni di crescita senza freni ha avuto una battuta d'arresto pressocché totale: solo nella zona di Filadelfia non sono stati aperti nuovi cantieri dall'inizio dell'anno. I mutui subprime rappresentano circa il 20% dei mutui stipulati negli USA e sin dall'inizio il meccanismo si era autoalimentato delle illusioni degli acquirenti: il peso degli interessi era scaricato a cascata sull'ultimo acquirente. Dopo cinque anni il sistema di scatole cinesi è crollato su se stesso coinvolgendo non solo i piccoli-medi investitori, ma anche le grandi aziende ed i mega gruppi bancari. Il vero rischio di questi giorni è la scoperta di fortissimi investimenti in mutui subprime da parte dei gruppi bancari che durante gli ultimi anni hanno cercato sul mercato fondi per finanziare le loro scalate. La lista è lunga, da Barcaly's Abn Amro passando fino all'italiano Unicredit Group. Il presidente di Bnp Paribas, banca francese che in Italia detiene il 100% di BNL, nei giorni scorsi si era affrettato a rassicurare i suoi clienti assicurando che solo quote minime potevano essere state investite in fondi a così alto rischio. La settimana scorsa si è scoperto che Bnp Paribas presenta un buco di qualche miliardo di euro causato dai mutui subprime. Di certo se il presidente di una banca non sa nemmeno dove vengono investiti i soldi dei risparmiatori, un rabdomante potrebbe avere più fortuna in borsa. In Europa a rischiare maggiormente sono le poste tedesche, uno dei gruppi più solidi dell'intera Germania che a catena rischia di trascinare altre agenzie di credito e assicurative. Proprio le agenzie di credito e gli investitori più dinamici negli ultimi tempi si sono mossi grazie agli hedge fund, strumenti finanziari che sono al limite tra il diritto e la massima dinamicità necessaria per investimenti rapidi e con grande quantità di liquidi. Chi non possiede azioni o semplicemente pensa di non avere fondi investiti in azioni in giro per il mondo potrebbe soffrire un rialzo dell'inflazione, dettato sia dall'aumento spropositato dei beni di prima necessità, sia dall'enorme quantità di euro e dollari immessi dalle banche centrali per contrastare la crisi finanziaria


Francesco Quartararo

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