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lunedì 27 aprile 2009

Febbre mortale dal centro america. La Mappa della Crisi


View H1N1 Swine Flu in a larger map

Quella che vedete è la distribuzione del virus H1N1, meglio noto come febbre suina. L'attenzione è alta, lascio questo strumento a disposizione dei miei lettori per consultare rapidamente la situazione.

F.Q.

giovedì 23 aprile 2009

A lungo termine: cosa può nascere dal G20, cosa può produrre la crisi

Una riflessione nata dal vivo ascolto dell'intervista che Gianni Minoli ha condotto con Romano Prodi come interlocutore, una visione a largo specchio rispetto agli stretti spazi concessi dall'analisi spesso miope rispetto all'analisi quotidiana che si limita ad un bollettino di cifre più che ad un'analisi approfondita. L'idea è che la crisi vada risolta con l'accordo definitivo tra politica ed economia dei ruoli che le competono: guida e direzione del convivere civile l'uno, strumenti di crescita economica l'altro. Sembrano affermazioni banali, ma in una crisi determinata dal liberismo selvaggio, pensare di perpetuare l'inclinazione naturale del capitalismo, che in questi anni è stata ulteriormente pompata da una classe politica che si è illusa di indirizzare l'economia, o risolvere il tutto con interventi neo-comunisti, ovvero con interventi governativi che limitano la libertà d'azione dell'economia, innescando quei meccanismi che hanno fatto detonare l'URSS su se stessa non è più pensabile. Occorre creare un sistema economico che non ha ancora un nome, ecoliberismo, socio-capitalismo se preferite, ma che deve comunque paritre da alcune costatazioni da cui nessuno può più prescindere:

  1. Qualsiasi progetto politico ed economico, a livello locale e globale, deve sempre mantenere un contatto con la realtà. Tutto ciò che viene creato, in termini economici, deve tenere conto del lavoro effettuato sul bene prodotto. La lezione di Marx relativa al valore aggiunto va coerentemente inserita in uno schema in cui la competizione tra soggetti economici sia regolamentata da regole ferree, stabilite a priori dai paesi che muovono l'economia mondiale. Stabilite le regole ed il valore reale di qualsiasi prodotto, la "mano invisibile" di Adam Smith può creare un mercato sano.
  2. Qualsiasi tipo di soluzione politico-economica intrapresa, a breve, medio e lungo termine, deve ormai tener conto dell'impatto ambientale che può comportare. In prospettiva la Terra potrà arrivare ad ospitare 10 miliardi di esseri umani o forse il doppio entro la fine del prossimo secolo. Le risorse a disposizione sono limitate per uno sviluppo ecologicamente sostenibile. I cambiamenti climatici in atto (prodotti dall'uomo o meno) coinvolgono sicuramente paesi che si trovano già ora ad affrontare nuovi eventi climatici, più violenti o inaspettati. La storia umana si misura su migliaia di anni mentre i cambiamenti sul clima e sulla geologia del nostro pianeta investono cicli più ampi di cui l'uomo deve pur tener conto. Aumentando la quantità numerica di abitanti e la nostra capacità di operare modifiche visibili sul territorio, necessariamente l'impatto ambientale della specie umana modifica le condizioni di vita sul nostro pianeta e può accellerare (o rallentare) processi che non conosciamo appieno. Ecco perché le politiche economiche del G20 partono proprio dalla considerazione realistica dei territori fisici in cui si opera: non solo nazioni fatte di cittadini, ma nazioni fatte di cittadini che vivono in un territorio, che subisce mutamenti, e che come i cittadini e le nazioni vanno tutelati.
  3. A guidare l'economia mondiale, oltre ai paesi del vecchio blocco NATO ed ex comunisti, vanno messi allo stesso tavolo i paesi dell'OPEC, Cina, India e gli stati guida del Sudamerica. Non va dimenticata l'Africa, che al momento porta avanti solo il Sudafrica come stato in grado di proporrre un'economia valida a livello internazionale, ma che comunque prima o poi presenterà altre realtà nazionali come rappresentanti del continente nero.

Dalle macerie di una recessione globale che vedrà il PIL mondiale tornare indietro di una cifra tra l'1% ed il 2%, con un dato che per l'eurozona vedrà diminuire in misura del -4% (con l'Italia leggermente al di sopra della media) si esce sicuramente con investimenti nuovi, coraggiosi, proiettati al futuro: un paese che punta solo ai beni di lusso o all'artigianato di qualità, senza competere nella velocizzazione dei servizi, nella produzione di sistemi di comunicazioni sempre più integrati, veloci ed in grado di portare sul mercato in tempi sempre più stretti le innovazioni provenienti dalla ricerca non è in grado di sopravvivere nel mondo che verrà. Servizi che passano da infrastrutture che seguano parametri di sicurezza accettabili, in grado di trasportare su rotaia un volume di merci doppio rispetto all'attuale, con un rilancio della produzione di beni primari di qualità. Un tessuto politico ed economico che sappia indirizzare le industrie pesanti come quelle siderurgiche in un progetto poderoso in grado, soltanto in Italia, di lanciare contemporaneamente due settori: quello turistico e quello industriale. Quale volume di denaro può essere messo in moto dalla sistemazione graduale dell'intero patrimonio architettonico storico italiano secondo i nuovi parametri antisismici? Un progetto in grado di azionare investimenti poderosi anche dall'estero che avrebbero come boomerang virtuoso un aumento del flusso turistico che a catena attiva altri settori. Un altro settore che potrebbe essere proiettato verso il futuro riguarda il tessile, con la creazione di indumenti prodotti con tessuti naturali, vernici a basso impatto ambientale in grado di interagire con le tecnologie avanzate: chi sarebbe disposto a comprare un giubbotto naturale, traspirante, fotosensibile e autoalimentato dall'energia cinetica dell'indossatore, in grado di cambiare colore o tema a secondo dei gusti del compratore, in grado di acquistare online nuovi "temi" per il proprio giubotto, camicia o t-shirt? Magari un giubotto o un k-way integrato ad una mappa satellitare per chi si deve orientare in mezzo alla giungla urbana, o scarpe che segnalano la temperatura interna del piede e mette in guardia l'utilizzatore dal rischio di un antiestetico odore proveniente da calzature troppo usate. Idee che coniugano la tradizione di un paese come l'Italia con la direzione che il mondo che verrà già indica: più tecnologia nel rispetto dell'ambiente.

Dal punto di vista politico la riflessione si chiude con un'utopia, dichiarata da Romano Prodi, che può accendere diversi allarmi ma che in prospettiva sarà resa necessaria dagli eventi. Non ora, non domani, forse tra altri 500 anni, ma in una direzione le cui basi sono state poste da organismi come l'ONU, il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale e tutti quegli strumenti di controllo e indirizzo internazionale figli del secondo dopoguerra. Per rispondere al meglio ed in maniera sempre più tempestiva a crisi economiche, guerre, aspettative politiche e sociali, la tendenza da inizio del secolo scorso ad ora, è quella di creare organismi sovrannazionali in grado di dettare le regole del gioco. Un gioco che in campo militare è retto dalla NATO, a livello politico dall'ONU e dal punto di vista economico dal G20 e dai vari organismi delegati. Alla luce dei nuovi fatti, un Nuovo Ordine Mondiale è inevitabile. Non può essere arrestato, le forze centrifughe riguardanti le differenze economiche, religiose, etniche sono troppo deboli per resistere alla necessità della politica internazionale, dell'economia globale e della criminalità organizzata. Un'intuizione questa derivante da una costatazione fatta in tempi non lontanissimi dallo stesso Giovanni Falcone: la criminalità organizzata (ed i suoi figli moderni, come il terrorismo islamico e quello ecologico, non ancora espressosi in maniera eclatante ma salito prepotentemente alla ribalta) si muove già in un unico tessuto globale in grado di influenzare l'economia di interi paesi, drogare il sistema politico e distruggere il tessuto sociale. In tal senso, un'anti-sistema che si muove con successo nel mondo globalizzato da almeno vent'anni, presto o tardi sarà imitato dal sistema politico-economico a noi noto. Anticipo le numerose obiezioni e lacune sull'argomento relativo al Nuovo Ordine Mondiale, la sua inevitabilità e la sua creazione segnalando una serie di link per potersi fare un'opinione a riguardo:

Link1

Link 2

Link 3

Link 4

Link 5

Francesco Quartararo

sabato 18 aprile 2009

Come ci si prepara al G8 all'Isola d'Elba, parte terza

Prima del G8 dell'isola d'Elba ci si occuperà a Siracusa del cosidetto G8 ambientale, in cui necessariamente si parlerà delle centrali nucleari che l'Italia, in barba ai nuovi investimenti in energia rinnovabile e rinnovabile, cioè praticamente infinita, si è impegnata. Proporrò ora tre video per capire al meglio alcuni dei rischi e dei vantaggi delle centrali nucleari, lasciando per il finale una dovuta precisazione.



Questo è uno dei possibili rischi, ma come saranno le centrali nucleari del futuro, quelle per cui l'Italia si è impegnata in patnership con la Francia? Vediamo questo filmato esemplificativo:

Infine lascio il lettore con una domanda fondamentale. Il nostro paese è attraversato da interessi criminali ingenti riguardante il mercato dei rifiuti, mi riferisco ai miliardi di euro che la camorra ha guadagnato riempiendo la Campania di rifiuti persino in alcune bocche spente del zone a rischio sismico in ItaliaVesuvio. Cosa accadrà alle scorie nucleari prodotte in Italia? Quali nuovi metodi inventerà la criminalità organizzata per guadagnare dallo smercio di scorie radioattive? Ed in più, le centrali nucleari di cui si parla sono necessariamente
prova di terremoti, ora immaginate cosa potrebbe accadere ad una centrale nucleare cosrtuita in Italia con i nostri standard di sicurezza, siamo sicuri che il gioco valga la candela?



venerdì 17 aprile 2009

Dossier Abruzzo

L'approfondimento scientifico sul terremoto:

Partiamo dalle considerazioni di tipo scientifico relative all'evento sismico. Il terremoto abruzzese segue perfettamente le caratteristiche che un evento sismico può provocare in una frattura come quella eurasiatica su cui vengono esercitate forti pressioni. Per quanto riguarda l'Italia una delle zone di "tensione" passa proprio da quelle linee. Ecco una mappa esemplificativa riguardante alcuni dati che è importante conoscere prima di andare ad analizzare qualsiasi tipo di responsabilità umana, in quanto se si può discutere all'infinito sulle costruzioni antisismiche crollate, il numero delle vittime sottostimato, l'uso di materiali scadenti ed i molteplici interessi messi in moto, la natura non scherza affatto:


Visualizza Faglia in Abruzzo e zone a rischio in una mappa di dimensioni maggiori



Commentando la mappa si potranno notare due aree gialle, considerate dagli esperti ad altissimo rischio per quanto riguarda probabili eventi tellurici di grosso impatto, mentre sulla mappa interattiva, con numerosi link riguardanti spostamenti medi annui e molte curiosità, ho inserito un segnaposto indicante il Vesuvio, zona densamente abitata in cui un'eruzione di tipo esplosivo non lascerebbe scampo a migliaia di persone. Grattacieli, palazzine e villette allegramente costruite dalla camorra, avvallate dalla ricerca di una casa di proprietà e molta incoscienza all'italiana potrebbero portare a pagare un prezzo troppo alto. Altro grosso problema. All'inizio di questo post ho definito il terremoto in Abruzzo un evento in linea con le caratteristiche della zolla eurasiatica con margini trasformi, ovvero in movimento per scorrimento, come accade per la nota Faglia di Sant'Andrea. Già questo dovrebbe mettere in allarme riguardo la necessità di applicare al meglio i criteri antisismici approntati in seguito al terremoto nel vicino Molise e rinviati al giugno 2010 in seguito all'approvazione del decreto milleproroghe, in attesa di nuove decisioni da parte del Consiglio dei Ministri. Una delle anomalie del terremoto abruzzese riguarda invece lo spostamento registrato dopo la scossa principale del 6 aprile: ben 15 cm di slittamento per una faglia che normalmente si sposta di circa 1 cm l'anno nei suoi cosidetti hotspot, ovvero i punti di movimento documentati nella mappa fornita dalla Nasa ed inserita nella mappa interattiva. In un articolo di Repubblica datato 16 aprile 2009 si afferma che gli esperti californiani stimano che al 97% entro i prossimi vent'anni dalla Faglia di Sant'Andrea si sprigionerà un'energia tale da provocare un terremoto di magnitudo 7,5 della scala Richter. Un evento simile potrebbe verosimilmente verificarsi nel sud Italia, anche se al momento la Protezione Civile preferisce non aumentare le preoccupazioni della popolazione e qualche timida ammissione inizi ad arrivare. Il ponte sullo stretto di Messina stando al progetto ufficiale è costruito per resistere a scosse leggermente superiori al 7° grado della scala Richter, quindi eventi abbastanza forti. Stessa cosa non si può dire per tutta la zona barocca della Val di Noto, con le relative abitazioni civili che in media hanno almeno venti-trent'anni alle spalle.



Le infiltrazioni poco chiare nella costruzione e gestione dell'edilizia abruzzese:

Questo capitolo purtroppo porta ad indagare verso collegamenti evidenziati soltanto da materiale pubblicato online e che può essere oggetto di indagine da parte della magistratura. Data la condizione privilegiata del blog come luogo di condivisione di idee e conoscenze personali, non assimilabili quindi a pubblicazioni periodiche effettuate da una testata giornalistica, intendo proporre numerosi elementi di riflessione riguardante il come e perché edifici pubblici e privati si siano sbriciolati nonostante le garanzie presentate dai costruttori riguardo la loro stabilità in caso di eventi sismici.

La casa dello studente ed altri edifici pubblici sono stati oggetto di indagine giornalistica da parte di Attilio Bolzoni su Repubblica, in cui si appura come la responsabilità giuridica di quelle strutture appartenga alla Regione Abruzzo, Roberto Saviano ha invece evidenziato i collegamenti che legano la camorra agli appalti edilizi in Abruzzo.
Per entrare nello specifico, le gare d'appalto organizzate dallo Stato (proprio ieri in Sardegna un sindaco è stato denunciato per aver completamente saltato la fase d'asta pubblica) vengono organizzate indicando una cifra di massima per la realizzazione di un'opera pubblica che viene commissionata ad imprese private. La compagnia che si offre di costruire la struttura con una spesa minore si aggiudica l'appalto. E la sicurezza? I soldi risparmiati possono essere usati per ungere gli uomini giusti addetti al controllo o possono semplicemente essere girati ad una catena di subappalti ad altre aziende, vere o fittizie, così numerosi da scoraggiare le indagini in tal senso. Un rivolo di soldi spartiti tra notabili e uomini poco noti al grande pubblico, misteriosamente spariti all'indomani del crollo di numerosi edifici. A riguardo segnalo come fra il 23 ed il 25 ottobre si tenne a Montesilvano d'Abruzzo un convegno sui grandi progetti del Mediterraneo, meeting internazionale su iniziative "sane e compatibili con lo sviluppo sostenibile", sponsorizzato dal Ministero per lo Sviluppo Economico, la Regione Abruzzo ed i rappresentanti delle province dell'Aquila, Pescara e Chieti, la Banca di Credito cooperativo, Associazione costruttori di Confindustria Chieti, unite per un nuovo piano edilizio in vista dei giochi del Mediterraneo previsti a Pescara tra il 26 giugno ed il 5 luglio 2009, che avrebbero sicuramente offerto una vetrina in più alla zona. Nell'elenco degli invitati spiccano imprese edili, enti locali e stando a quanto riportato in questo reportage, una vecchia conoscenza, ovvero quel Parlamento Internazionale per la sicurezza e la Pace di cui ho già parlato il 30 agosto 2007 ed il 12 ottobre dello stesso anno. Il "gestore" del Parlamento Internazionale per la sicurezza e la Pace, tale Vittorio Busà, è stato più volte accusato di falsificare firme e documenti con intestazioni di vari organi statali in giro per il mondo, l'ultimo dei quali riguarderebbe un premio assegnatogli dall'ex presidente George W. Bush sull'active lifestyle. Un'altra occasione per riutilizzare preziosa carta bollata con la quale muoversi in ambito internazionale, tessere accordi e poter chiedere all'IBSSA un robusto sostegno. IBSSA che ha fornito agenti scelti persino durante la campagna elettorale di Barack Obama e che tra i suo dirigenti ha Mr Jerry Brumley, noto esponente americano della massoneria di rito egiziano. Una matassa di interessi che in qualche modo si è concentrata in Abruzzo in occasione di un evento che doveva pianificare su quel territorio una serie di appalti edilizi, con il bene placito degli enti pubblici, ambienti grigi della massoneria internazionale che si avvalgono di strutture para-militari, in grado di reperire i fondi e gli strumenti di persuasione per dirottare le gare d'asta verso concorrenti "favorevoli", che spargono sabbia marina nei palazzi per ridurre i costi, prelevando denaro pubblico per altri scopi. In Abruzzo come in altre parti d'Italia gli appalti edilizi presentano numerose zone d'ombra, squarciate ciclicamente da eventi sismici che dimostrano quell'intreccio mortifero fatto di connivenze, mezze parole ed omertà in cui vengono inghiottiti fondi pubblici.

Quali prove esistono?

Questo compito spetta alla magistratura ed al pm dell'Aquila che ha avviato le indagini, ogni cittadino ha il dovere di far conoscere tutti gli elementi che possono essere utili per cercare di chiarire la situazione. In chiusura voglio lasciare una piccola riflessione a margine dell'intera vicenda: perché tanta fretta nel togliere le macerie, fare funerali di stato e parlare dopo soli due giorni di New Town? Senza l'evento in Abruzzo ci si sarebbe "dimenticati" delle norme antisismiche al momento non obbligatorie per legge? E poi, su cosa saranno costruite queste new town, come mai stabilita una cifra per la ricostruzione (l'Irpinia e la Valle del Belice per nominare due esempi eclatanti) cresce a dismisura? I materiali cambiano o forse la voragine di tangenti ed interessi collaterali è inevitabile quando si approntano piani edilizi in un settore ad alta permeabilità mafiosa? Affido l'ultima domanda sull'intera vicenda ad un link per far riflettere sulla reale portata di questo terremoto: che fine hanno fatto il 90% degli abitanti dell'Aquila che avevano un contratto di affitto in nero?


Macchia 1986
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giovedì 9 aprile 2009

Come ci si prepara al G8 all'Isola d'Elba, parte seconda

Strasburgo, dove i grandi della Terra hanno parlato dell'alleanza militare della NATO che in quei giorni ha eletto Rasmussen come comandante supremo. Mentre l'opinione pubblica in Italia era investita dalle movenze "buffe" del nostro premier a Strasburgo la rabbia e la violenza dei black block si è saldata pericolosamente con l'esasperazione degli abitanti delle banlieues, esasperati ben prima dell'elezione di Sarkozy. Quello che deve far riflettere, e a farlo sono stati anche numerosi sociologi, europei e non, è che questo genere di proteste assumono sempre più la fisionomia della rivolta popolare, occorre dare al più presto risposte concrete alle nazioni colpite dalla crisi economica anche per evitare pericolose derive antidemocratiche, sia in politica che all'interno del tessuto sociale.




mercoledì 8 aprile 2009

Come ci si prepara al G8 all'Isola d'Elba, parte prima

Mentre la Grecia vive dall'inizio dell'anno un movimento di protesta che ha praticamente bloccato per diversi giorni qualsiasi attività e la Moldava chiede occupando il Parlamento di ricontrollare i voti, presento la prima di una serie di post per descrivere il G8 dell'isola d'Elba, storico per il periodo in cui viviamo e che speriamo non sia come quello di Genova del 2001, quando i veri colpevoli di quel disastro furono promossi per essere sottratti ad indagini serie. Cominciamo facendo notare in questo filmato come i no global di cui si parla nei tg sono i manifestanti pacifici e casinisti che letteralmente invadono le capitali europee, poi abbiamo i black block, a viso coperto e con i cappucci, specializzati in devastazione e guerriglia urbana, in grado di guadagnare i titoli dei giornali e di depistare l'opinione pubblica nei confronti delle proteste silenziose e numericamente più rilevanti. Poi abbiamo le forze dell'ordine, a volte animate da una strana voglia di farsi giustizia da soli. Il filmato riguarda proprio l'unica vittima del G20 di Londra, quel signore con le mani in tasca spintonato dall'agente e che da lì a poco morirà per infarto. In seguito, dopo questo incidente, gli stessi black block agiranno in maniera molto più violenta a Strasburgo, ma di questo mi occuperò nel prossimo post. Per cominciare sin da ora a dare una copertura mediatica adeguata a movimenti di protesta sanciti dalle costituzioni dei paesi occidentali, perché a volte protestare il proprio dissenso può essere una forma di crescita per la società e nuova linfa per i partiti delegati dai cittadini nello scrivere le regole della vita democratica. Ma anche per documentare quanto la gente sia stufa di essere presa in giro da coloro i quali hanno creato la crisi economica e continuano ad approfittarne per aumentare i propri guadagni.



lunedì 6 aprile 2009

Terremoto in Abruzzo: cosa bisogna sapere e cosa si può fare

La prima cosa assolutamente da precisare, in modo netto è che al momento la scienza non è in grado di prevedere alcun terremoto. Può essere registrato, si possono intuire le zone più a rischio e determinare dei modelli efficienti dei possibili danni che sono utili subito dopo la scossa di terremoto più forte. L'intuizione di Giampaolo Giuliani riguarderebbe uno dei gas sprigionati dalla terra durante le prime fasi di un terremoto, l'ormai famigerato Radon, gas nobile che trova numerosi utilizzi, sia di tipo sperimentale, in quanto il radon risulta essere radioattivo ma stranamente trova delle applicazioni per la cura di alcune malattie legate all'apparto respiratorio. Il gas nobile più denso che si conosca cela ancora diversi segreti sui suoi effetti principali, ma in generale si sa che può presentarsi lì dove si vengono a creare crepe o si aprono pozzi artesiani abbastanza profondi, nonostante il radon sciolto in acqua al momento non è in diretto collegamento con malattie dell'apparato respiratorio. Sulla validità del metodo proposto da Giuliani al momento non è possibile dare alcun giudizio. In senso negativo non si può negare come prima di un terremoto ci siano degli elementi che possono segnalare una scossa di terremoto, ma al momento non è stato dimostrato come si possono interpretare i segnali che precedono una scossa di terremoto. Giuliani è un geologo che lavora nel laboratorio sotterraneo del Gran Sasso, terminale tra l'altro del mega-impianto che parte dal CERN in cui, oltre allo studio dei buchi neri, si studiano i comportamenti della crosta terrestre. Alla maggior parte degli internauti il nome del progetto H.A.A.R.P. non risulterà 
mappa del sisma
nuovo, un progetto di tipo militare che riguarda lo studio dell'atmosfera e della ionosfera su cui vengono proiettate, durante eventi sismici, notevoli quantità di energia inglobate nella crosta terrestre. Quando sarà possibile ragionare a mente fredda su questa serie di eventi tornerò sull'argomento per cercare di approfondire al meglio la vicenda, mentre al momento chi volesse fornire un aiuto attivo, indispensabile non solo in queste prime ore ma di cui ci sarà bisogno per almeno i prossimi sei mesi, di contattare il numero della protezione civile di Pescara (085 2057631) e di utilizzare principalmente i conti correnti bancari per inviare aiuti. Al momento voci di corridoio dicono che le compagnie telefoniche negli sms di aiuto tengano circa il 60% degli introiti, ma questa voce deve essere ancora verificata. Non lasciate che l'attenzione cali, un aiuto, anche minimo, per chi era pronto a festeggiare la Pasqua ed ora si trova senza niente, servirà più di qualsiasi polemica.

Francesco Quartararo

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