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giovedì 28 febbraio 2008

L'Erba del vicino è sempre più terrificante della tua

Oggi tocca a Olindo Romano deporre in uno dei processi che interessano di più l'opinione pubblica. Pochi dubbi sulla colpevolezza dei due coniugi Romano, quello che intriga, spaventa e incuriosisce della vicenda è il brutale distacco con cui i due presunti colpevolTratto da AdnKronosi affrontano la vicenda: vivono in un mondo a sé stante, al di fuori non solo delle regole di comune convivenza in una qualsiasi società umana, ma anche delle rispettive famiglie, degli amici. Sguardo cinico e tetro, risate scroscianti mentre una famiglia è stata distrutttratto da sviluppo.centrodiascolto.ita da una lucida furia omicida, scatenata da invidia e frustrazione per una vita che non ha dato ai coniugi Romano un figlio. Proprio un bambino è stato da loro sgozzato assieme alla madre, la nonna e per poco ci rimaneva secca un'altra persona. Quella stessa persona che ieri ha puntato il dito contro il mostro, quella montagna di rabbia comandata dall'amore folle per la moglie. Una famiglia distrutta anche dal comportamento per alcuni immorale di Azouz Marzuk. Eccolo, si diceva in gitratto da estense.comro per tutta Italia, è lui il bastardo immigrato che ha fatto fuori la sua famiglia, proprio lui, ex spacciatore che era in Italia grazie alla moglie. A poco valgono le scuse, la voglia di rivalsa di questo ragazzo che lo ha trascinato di nuovo in un turbine di notorietà che lo ha bruciato un'altra volta. Rimane su di lui una traccia umana di un padre e di un marito, disprezzato da tutti e senza più una famiglia che lo circondi. Quella stessa traccia di umanità che i coniugi Romano tengono per sé all'interno del loro mortifero abbraccio amoroso, un torbido e morboso rapporto che forse nemmeno due celle di isolamento potranno mai spezzare.
Francesco Quartararo

4 commenti:

Anonimo ha detto...

non so perchè ma questa storia assomiglia molto a quella di Tommy, il bambino ucciso con una badilata da un operaio che voleva chiedere un riscatto da suo padre.
Anche in quel caso uscì fuori uno scandalo tremendo sul padre che aveva delle foto pedo-pornografiche sul suo pc.
Quella storia, se ben ricordo, si scoprì essere falsa.
Secondo me, allora e in questo caso, rimane cmq la rabbia e il dolore di un padre, che nel giro di poche ore di follia, ha visto la sua famiglia distrutta e la sua vita spezzata.
La follia dilaga e la gente come questi due coniugi bugiardi e subdoli, dovrebbe solo marcire in carcere.

Anonimo ha detto...

Credere che Olindo e Rosa siano colpevoli e' come credere alle favole.

Chi, nel gregge delle pecore, al solo sentir esprimere legittimi e ovvi dubbi sulla colpevolezza di Olindo e Rosa, si altera e dimostra insofferenza, e' una vittima anch'egli, e' un "linciatore", e' il personaggio piu' antico del mondo.

Essere "linciatore" e' qualcosa che colpisce indifferentemente i "colti" e gli "ignoranti", in questo caso accumunati da una unica caratteristica: essere dei coglioni.

Ho letto di giornalisti colpevolisti che concludevano con il commento: "Un simile delitto NON PUO' restare senza colpevole".

Ho visto una fauna di personaggi esibirsi sfilando davanti alle telecamere dei talk show con eleganti e colte analisi sul "criminale della porta accanto" e sulla nostra societa' "degenerata", e mostrando, nell'occasione, i loro attributi sessuali, quali tette al silicone e labbra gonfie come canotti.

Ma la realta' e' sotto gli occhi di tutti, e' il rituale della "crocifissione" che si ripete. Nel caso di Erba abbiamo una stupefacente esposizione delle miserie umane, uno spaccato della giustizia italiana e della societa' italiana, la rivelazione del quoziente medio intellettivo tragicamente basso degli Italiani, uno spettacolo tragico e tremendamente istruttivo.

Unknown ha detto...

Ammetto di avere avuto difficoltà a seguire il filo del discorso dell'anonimo commentatore ma credo di aver capito la sua buona fede. Ciò che viene fuori è un elogio all'indifferenza per cui chiunque prenda posizione in merito è da considerare un linciatore, un coglione o uno che crede nelle favole. La prima frase presume che i colpevoli della strage di Erba siano altri, misteriosi e ancora da indicare. Pur condividendo la falsa moralità esibita e la superficitalità con cui a volte si parla di questi fatti di cronaca, credo che l'indifferenza di fronte a tanta violenza e follia sia ancora più abberrante della rabbia di una comunità che guarda a quella coppia di coniugi per quello che ritengo essere, ovvero due lucidi assassini a sangue freddo. Il nichilismo autolesionista esibito alla fine, non aiuta nessuno e non è utile a nessuno. Meglio un accorato difensore dei Romano piuttosto che un nichilista piagnone

Anonimo ha detto...

Prima di tutto credo che chiunque voglia esprimere la propria opinione, specie nel web dove non c'è la possibilità di guardarsi in viso, debba usare il proprio nome.
Dal commento di questo "coraggioso" anonimo io deduco ben poco, tranne la delusione di una persona che, come me, non crede aò 100% nella giustizia italiana.
Pur tuttaviami guardo bene dal definire coglioni tutti gli italiani o dal giudicare Olindo e Rosa due poveri capri espiatori.
Mi spiace dirlo ma da quel commento è solo"la rivelazione del quoziente medio intellettivo tragicamente basso " della persona che l'ha scritto.

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