Liste pronte nel Pd
Si comincia. Mentre la Russia annuncia al mondo il successore di Putin e la Spagna è alla vigilia della sfida tra il socialista Zapatero e il cattolico Rajoy, in Italia comincia la bagarre elettorale, con due contendenti fortemente carismatici e che conoscono alla perfezione le astuzie e le stoccate possibili grazie ai media. Se l'arma principale di Berlusconi sono stati i sondaggi e lo slancio, Veltroni sposta l'attenzione su di sé costringendo il leader del Pdl a giocare di sponda, con continue citazioni dell'avversario. Fianco a fianco nel ribadire la necessità di due macro-partiti, con il sogno mal celato di spazzare via in un colpo i partitini casua di instabilità ed incertezza politica, il tandem Veltrusconi cerca di attrarre in ogni modo consensi. Scelte coraggiose per Berlusconi, che sgancia definitivamente i suoi dal carro dell'UDC e chiude sonoramente la porta in faccia a Mastella, destinato ad un vero e proprio suicidio politico, disprezzato a destra, a sinistra e al centro dai suoi ex compagni. Senza il ministero della Giustizia il signorotto di Ceppaloni pare avere remote chance di aggiudicarsi un posto alla Camera. Veltroni fa dell'unione degli estremi la sua arma politica, candidando indiscriminatamente, spesso nello stesso collegio elettorale, teodem e radicali, industriali e sindacalisti, centralinisti e qualche vecchia volpe. Esclusioni a sorpresa e polemiche in Sicilia, con il numero due dell'antimafia Lumia tenuto fuori dalle liste, così come il creatore del programma del Pd. In attesa delle liste del Pdl, diramate intorno al fine settimana, ecco i candidati del Pd alla Camera e al Senato.
Francesco Quartararo
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