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sabato 31 maggio 2008

L'Italia che merita i rifiuti

Nei libri di storia scritti dai nostri pronipoti si leggerà di come un popolo ricco e ingegnoso venne sommerso da una montagna di rifiuti e divenne sterile ed impotente a causa dei rifiuti radioattivi creati dalle centrali nucleari riaperte. Cosa potrebbe accadere al nostro paese che non è in grado di smaltire il proprio pattume se avesse a che fare con rifiuti tossici e radioattivi. A Chiaiano la popolazione è andata contro le forze dell'ordine solo perché guidata dai guaglioni mandati dalla camorra a controllare che parte del loro impero economico non venga toccato dallo Stato. Uno Stato di cui si sente nostalgia come un lontano parente, troppo indaffarato o troppo menefreghista per occuparsi dei problemi dei suoi cittadini, sempre presente a ora delle elezioni e poi pronto ad eclissarsi. Nella crisi dei rifiuti la camorra, imprenditori senza scrupoli e amministratori corrotti hanno trovato il modo di arricchirsi fottendo tutti gli altri che soffocano nella munnizza e non hanno la forza di reagire. Chi vuole cercare di fare qualcosa viene aggredito, bastonato, mandato via e deriso, un come accade in ogni vicenda di rilievo, piccola e grande, in questo dannato paese chiamato Italia. Una lezione, quella di Chiaiano, che è valida in tutta Italia da Nord a Sud. Qualche arraffone, pochissimi volenterosi e una moltitudine di ignavi compongono ormai la popolazione italiana, una popolazione destinata all'estinzione per la sua immobilità e il suo decisionismo pari a quello di un kamikaze giapponese. Un paese che è incapace di garantire sicurezza, civile ed ambientale, sceglie di basare la sua economia sul sistema energetico nucleare, con rifiuti 1000 volte più letali di quelli rilasciati dal carbone, dal petrolio o dal gas. L'unica differenza è che un paese che sceglie il nucleare al posto di energie rinnovabili e pulite (vento, sole, colza e capacità scientifiche non mancano certo) si condanna virtualmente alla morte certa. Altri paesi riescono a gestire l'impatto ambientale, ma immaginate cosa potrebbe accadere in un paese in cui i primi tecnici entrati a Chiaiano, dopo lotte e guerriglia urbana, già dichiarano la discarica non utilizzabile secondo i criteri dettati dall'Unione Europea. Una discarica voluta dallo Stato, ma inagibile ancora prima che venga attivata.


F.Q.

1 commento:

GraficWorld ha detto...

Interessante blog..Ho aggiunto i tuoi feed!!Buona domenica.

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