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giovedì 15 maggio 2008

Londra, what a city!

Un viaggio lungo cinque giorni, intenso, molto umido e interessante. Finalmente ho spiccato il volo (primo volo in assoluto) per Londra, capitale del mondo fino al 1800 che tiene botta ancora ai giorni nostri. Il volo di andata è durato circa tre ore, due per il piccolo jet lag tra Palermo e l'aeroporto di Stanstead, a circa 80 km da Londra, un aeroporto abbastanza grande in mezzo alla campagna inglese, adibito a luogo di partenza e arrivo per le compagnie low cost. Durante il volo si potevano distinguere le Alpi innse volete usare questa immagine, inserite 'tratte da frakua86.blogspot.com'evate, la Svizzera con i suoi laghi e la Francia con le sue belle centrali nucleari, una delle quali bene in vista non molto distante da un centro abitato. Sotto le nuvole che coprono il canale della Manica un reticolato enorme di agglomerati urbani, al cui interno affogano tre aeroporti, grattacieli e campi di calcio da Premier League. Inutile sperare di poter vedere Chelsea-Manchester United, i biglietti sono spariti, mentre il giorno della partenza Londra sarà impazzita per la semifinale di ritorno Chelsea-Liverpool. Appena atterrati due cose fanno capire la differenza tra Italia e United Kingdom: niente applausi all'atterraggio e la temperatura autunnale mista all'odore dell'erba di campagna. Arrivati allo Stantstead Express, la linea metropolitana che collega l'aeroporto alla city la differenza con la caffettiera che mi ha portato in compagnia della mia girlfriend a Punta Raisi è evidente. Appena messi in moto altro tratto distintivo dei treni inglesi: un silenzio tremendo, sembra quasi di stare in una biblioteca...Ti aspetti di vese volete usare questa immagine, inserite 'tratte da frakua86.blogspot.com'dere da un momento all'altro Harry Potter che ti offre uno snack, ma per fortuna al suo posto un dipendente delle Royal Railway passa con il suo carrello assortito. Alla Liverpool Station ti sembra di essere arrivato in una megalopoli, con la sua architettura ottocentesca ma con treni ultramoderni, negozi, bar e ristoranti per tutte le etnie. Neanche il tempo di scendere e sui mega schermi vedi che Amy Winehouse si è spippata di droga ed è stata arrestata all'uscita di un pub della zona bene. Poi vedi che a Londra è tempo di elezioni, ma al posto dei nostri bei manifesti che insudiciano ogni angolo libero di strada tutto sui megaschermi. All'uscita dalla stazione, per evitare di essere falciati, scrivono sui marciapiedi di guardare dal lato in cui arrivano le macchine. Niente di strano se non fosse che i sensi di marcia sono al contrario rispetto al resto d'Europa. Così se l'istinto ti dice di guardare alla tua destra, la scritta a terra ti indica con la freccia LOOK LEFT (If you don't want to die, verrebbe da scrivergli). Si passa con il rosso o con il verde, l'importante è fare di fretta. Già perché solo i turisti hanno un passo più lento e noi il primo giorno siamo rallentati da 40 kg di valigie. Persino sulle scale mobili rischi di essere falciato, keep the right! La sinistra è per chi deve correre.

(fine prima parte)



Macchia 1986

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Dai che bello...aspetto la seconda parte

Anonimo ha detto...

ma scrivere un pezzo a quattro mani no?? ;) attendiamo..

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