In arrivo nuovi leggi sull'editoria
Paolo Bonaiuti, vicepremier con delega all'editoria ha annunciato la preparazione di una legge quadro che sistemi definitivamente l'assetto editoriale italiano considerando anche la componente multimediale oggi esistente. Queste parole criptiche, date ai giornalisti nel corso di una conferenza stampa sembrano riferite ad una regolamentazione del far west selvaggio della libera opinione qual è la Rete Internet. Impossibile o quasi pensare alla fine dei finanziamenti statali per alcune grandi testate, il tutto equivarrebbe ad uccidere la stampa editoriale italiana oppure (sorpresa) a trasferire testate storiche come l'Unità e altre tenuta in vita dai partiti esclusivamente sul web. Una soluzione fantascientifica per il nostro paese ma che darebbe un'accelerazione al processo di "trasloco" dalla carta riciclata ai byte presenti sul Web. Non resta che attendere la proposta di legge, sperando che essa non venga celata in un pacchetto di leggi da approvare in blocco evitando, di fatto, un dibattito parlamentare che decida il destino dell'editoria italiana. Resta ancora in sospeso la questione dell'FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana) che non ha ancora rinnovato il contratto nazionale della categoria giornalistica e del quale sindacati e governo non hanno più parlato da almeno un anno e mezzo.
Francesco Quartararo
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