Giornata del ricordo delle vittime del terrorismo
Anche se tardiva è arrivata l'istituzione di una giornata della memoria nazionale per le vittime del terrorismo. Una data simbolica, come quella dell'uccisione di Aldo Moro, ma anche della morte di Peppino Impastato, che è stata vittima di un terrorismo sempre più vivo che mai. Matteo Messina Denaro e Salvatore Lo Piccolo sono ancora lì a reggere ciò che è rimasto di Cosa Nostra, mentre oggi nel trapanese è stata effettuata una maxi retata che ha portato alla luce i fitti rapporti tra la massoneria deviata facente parte della loggia "Iside 2", i notabili di Cosa Nostra ed i colletti bianchi che curano la gestione degli appalti. Secondo il procuratore aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia Roberto Scarpinato "Se non ci fossero i colletti bianchi che si occupano di tutto, dal possesso di una 357 magnum alla partecipazione della massoneria, forse avremo finito da un secolo e ora ci occuperemo di altro, magari di immigrazione". In fondo anche questa è un'attività terroristica contro lo Stato. Più infida del terrorismo rosso e nero degli anni di piombo che cercava lo scontro frontale. Il terrorismo mafioso infradicia lo Stato stesso e lo erode pian piano. A Palermo i giovani liceali affermano che la mafia oggi è più forte del periodo stragista del 1992. Ed è anche più forte dello Stato, proprio come può affermare chiunque sia sulla busta paga dell'azienda con il più alto fatturato dell'isola. Un'azienda che fa gola a molti da più di cento anni.
F.Q.
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