La rincorsa alla Casa Bianca, parte seconda
Hillary Clinton si salva a sopresa nel New Hampshire. In questa intensa campagna elettorale i colpi di scena sono continui: quando tutti i media davano Obama vincente le lacrime di Hillary, la scoperta di un'umanità dietro l'immagine della lady di ferro -cresciuta politicamente grazie al marito- la rimettono in corsa. Una tattica troppo aggressiva quella di Obama, attento a mettere in un angolo la Clinton per i suoi legami con un modo vecchio di gestione politica, troppo prudente e poco intrapendente. Edwards ha provato ad unirsi a questo massacro, ma non ha ricevuto nessun vantaggio. Le parole di Bill Clinton della vigilia - i media hanno già decretato il vincitore - , la maggiore chiarezza del suo programma nel spiegare come si può uscire da un pericolo di recessione economica e l'apporto decisivo e convinto delle elettrici hanno portato a questo insperato ed inatteso successo. Dal lato repubblicano parte la corsa di John McCain, atteso vincitore nel confronto con Romney e probabilmente unico candidato forte capace di vincere indistintamente in ogni stato. Per battere il vincitore della sfida interna tra Hillary e Obama, McCain avrà bisogno di tutto l'aiuto possibile dall'area neocon che ha portato al successo George W. Bush. Obama sembra pronto a piegarsi alla causa democratica in caso di sconfitta, mentre non è sicuro l'aiuto da parte dell'entourage Clinton nei confronti del senatore colored.
Nessun commento:
Posta un commento