Il voto del New
Hampishire di domani è atteso dagli USA e dal mondo col fiato sospeso.
Hillary Clinton si gioca una delle ultime carte in questo stato prima del
Big Election Day di febbraio in cui a votare si recheranno ben 28 stati. Incalzata da
Edwards e
Obama, l

a
Clinton conta sull'esperienza acquisita negli anni accanto al marito, mentre il senatore
colored dell'Illinois punta sull'entusiasmo delle sue proposte. Basate sul ritiro delle truppe dall'Iraq, considerata ormai una guerra inutile, il rifinanziamento delle truppe in Afghanistan ma soprattutto sull'estensione della copertura sanitaria a tutta la popolazione,
Barack Obama convince prima di tutto la
middle class bianca. Il 90% degli elettori in Iowa è composto da bianchi, i comizi fatti da
Obama sono stati fatti sia nei mega palazzetti dello sport sia nelle zone rurali. Il suo passato, passato alla lente d'ingrandimento dallo staff di
Hillary Clinton, gli ha attirato ancora più simpatie: il padre keniano, pastore di capre musulmano diventato poi professore di economia ad
Harvard e la

madre originaria del Kansas, rappresentano l'unione possibile di due realtà che fino a
quarant'anni
fà era impossibile. Martin
Luther King guarderebbe a
Barack Hussein Obama jr con ammirazione e come grande speranza per l'America. Proprio i suoi brevi trascorsi a
ll'interno della comunità musulmana, la profonda conoscenza delle realtà asiatiche - parte della sua vita l'ha passata a
Giacarta, in Indonesia - e del rispetto per la diversità razziale sotto un'unica bandiera a stelle e strisce fanno ben sperare per il futuro degli USA. Alcuni osservatori italiani, tra cui Gianni
Riotta, attuale direttore del
Tg1 e profondo conoscitore della mentalità americana, affermano con sicurezza che l'unico vero ostacolo all'ascesa di
Obama proviene dall'esterno: un attentato in grande stile sul suolo americano o un innalzamento della soglia di sicurezza nei confronti del terrorismo di matrice islamica si ritorcerebbe contro
Obama. Gli americani preferirebbero un candidato che garantisca maggiore sicurezza e continuità col passato, come
Hillary o
McCain. Tutto da valutare invece il peso dei candidati repubblicani sostenuti dalle chiese
protestanti, come
Huckabee, outsider di successo in Iowa ma destinato a farsi da parte. Altra incognita che inciderà sulla corsa alla Casa Bianca è la disponibilità di fondi:
Hillary si è garantita un'enorme quantità di introiti grazie alle ottime conoscenze del marito, ma deve far fronte a qualche caso di corruzione. Il partito
repubblicano deve decidere su chi puntare prima di perdere finanziamenti in mille rivoli.
Obama ha dalla sua un'enorme quantità di piccole donazioni ricevute grazie
al suo canale online in cui espone le sue idee e si confronta con i cittadini.
F.Q.