Dalla Siberia con calore
La terza possibilità, cioè il ricorso al gas libico e algerino che passa direttamente da noi in Sicilia, non è stata forse contemplata.
A casa come reagiamo all’ondata di freddo che ha fatto scendere la neve a quote basse? Semplice, accendiamo la pompa di calore, la stufa a gas o al massimo la stufa elettrica. È questo il modo in cui gran parte degli abitanti della quarta circoscrizione risolve il problema: un taglio alle spese sul gas diretto, senza dubbio, un peso in più per la bolletta elettrica. In questi giorni di freddo pungente
da quei condomini che hanno il riscaldamento centralizzato.
In molti condomini si è preferito chiudere l’impianto, per evitare di rammodernarlo o di ripararlo, si preferisce puntare sulle pompe di calore -acquistate in estate per trovare sollievo al caldo- che in questi mesi vengono usate adeguatamente per dare all’aria casalinga un sano tepore.
I danni maggiori di questa “crisi del gas” si ripercuotono sugli enti pubblici, dotati di enormi impianti costruiti proprio quando non si erano diffusi ancora i condizionatori. La stagione fredda probabilmente finirà tra un mese, già a marzo non ci interesserà più sentir parlare della Gazprom e di riscaldamenti, ma alla fine tutti faremo un bilancio: conviene avere una pompa di calore, valida in estate ed in inverno o è meglio che mi metta un impianto di riscaldamento con gas pubblico? Al portafoglio l’ardua sentenza.
Francesco Quartararo



Nessun commento:
Posta un commento