Cerca nel blog
lunedì 31 maggio 2010
domenica 30 maggio 2010
sabato 29 maggio 2010
venerdì 28 maggio 2010
giovedì 27 maggio 2010
martedì 25 maggio 2010
Il caso Denise Pipitone è arrivato ad una svolta
0 commenti Pubblicato da Unknown alle 12:41 Etichette: Cronaca e curiosità, Il caso Denise Pipitone è arrivato ad una svolta
mercoledì 19 maggio 2010
La famigerata spia Franco può essere in queste foto
Guardate attentamente queste foto:
Sono le uniche foto disponibili su internet che mostrano il papa attuale alla presentazione di un autoveicolo. Che si nascondi qui la spia di cui parla Massimo Ciancimino?
0 commenti Pubblicato da Unknown alle 15:48 Etichette: Cronaca e curiosità, La famigerata spia Franco può essere in queste foto
giovedì 6 maggio 2010
Le Grandi Interviste esclusive (o quasi): Storia degli Europe
Molti li collegano alle mitiche scazzottate di Rocky Balboa, i più giovani li hanno sentiti nominare nelle promozioni di superhits degli anni '80, ma in pochi, almeno in questa parte d'Europa, sanno chi sono, gli Europe. La loro storia, come quelle di tutte le band, parte dai tempi della scuola, con la formazione base da cui entra ed esce il batterista Tony Niemistö e a cui si unisce Joakim Larsson. Nel 1980 ricevevano l'equivalente di 14 euro a serata. La svolta avvenne nel 1982, quando la fidanzata di Joakim Larson decise di inviare, all'insaputa dei componenti della band, la prima demo dei Force per una competizione rock in Svezia. Era necessario cambiare nome alla band, prendendo spunto dal titolo di un live dei Deep Purple. I neo-nati Europe trionfarono la competition svedese, trasmessa sulla tv nazionale ben prima che nascesse l'idea di un talent show come X Factor, cantando canzoni hard rock in inglese e facendo incetta di premi. Ormai conosciuti da tutta la Svezia, la CBS Records lanciò gli Europe nel mondo, dando al resto della discografia mondiale un'alternativa musicale agli Abba, che avevano sconvolto il panorama del glam-rock partendo proprio dal paese scandinavo. Agli Europe si deve anche l'apertura del metal al sesso femminile: mentre Iron Maiden e Motorhead investivano gli interessi del pubblico maschile, gli Europe erano ascoltati per la prima volta anche dalle donne e arrivarono ad essere ascoltati persino in Giappone. Dopo il contratto discografico con una major, il singolo che sconvolse la vita degli Europe vide la nascita. Come la maggior parte dei pezzi rock che hanno segnato la storia, anche The Final Countdown nasce da una storia quasi mitica. Il riff originario era stato creato per cercare di allietare l'attesa ad una grande discoteca di Stoccolma, il Galaxy. Il riff, fatto dal tastierista Mic Micaeli prima di entrare negli Europe, piacque molto a tutti gli altri componenti, che decisero di confezionare la canzone. In quegli anni il suono degli Europe aveva già virato verso l'hair metal, la variante anni '80 fatta di capelli cotonati e vestiti esagerati che colpivano i fan assiepati davanti a palchi pieni di luci esagerate e palle strobo. Ed in questo modo la band svedese fu al primo posto nelle classifiche di vendita di 25 paesi in tutto il mondo, Giappone compreso, dove si trovavano ormai meglio che in Svezia. Il successo fu tale che la Epic Records nelle scale di priorità accostò il nome di Michael Jackson a quello degli Europe, concentrando gli sforzi in Out of this World, che scalò le classifiche con qualche difficoltà in più rispetto al suo predecessore. Nel 1991 il loro ultimo album conquistò ancora una volta il mondo ma non riuscì ad imporsi in America, velocizzando lo sciogliemento del gruppo che avvenne l'anno successivo. Dopo noie fiscali e molti progetti solisti, il 14 aprile del 2000 davanti ad una tazza fumante di caffé caldo e cappuccino all'italiana dell'Hard Rock Café di Stoccolma i componenti degli Europe si ritrovarono a suonare assieme. Start from the Dark & Secret Society prese vita nel 2004, segnò la rinascita ufficiale degli Europe che tornarono con un suono hard rock puro e semplice. A proposito, nel 2009 è uscito l'album Last Look at Eden, e a gennaio 2010 sono stati in Italia con quattro date.
0 commenti Pubblicato da Unknown alle 11:59 Etichette: Le grandi interviste esclusive, Opinioni, Storia degli Europe
mercoledì 5 maggio 2010
Le Grandi Interviste Esclusive: La Musica Classica secondo i Combomastas
L'appuntamento doveva essere al bar del quartiere, ma la folla e la pioggia intensa ci costringono a cambiare zona. Riusciamo ad infilarci in uno stanzino del vicino spazio sociale messo a disposizione dalla chiesa del posto. Accendo il registratore mentre i Combomastas (OthelloMan, Eliaphoks e Secco Jones) si sistemano su un divanetto e gli chiedo:
Come mai avete scelto di fare hip hop a Palermo e non a Roma o Milano dove oltre a strutture più organizzate c'è un pubblico che è ormai abituato ad ascoltare questo genere di musica?
Noi siamo nati qua, in fondo è la città che ti dà l'argomento di cui parlare, si sale, per così dire, per cercare il confronto, anche perché Milano è la capitale di questo genere di musica, anche dal punto di vista discografico. A Palermo non c'è niente di simile, forse in Sicilia siamo l'unica etichetta valida, label a parte.
Leggendo i vostri testi si leggono la rabbia e le difficoltà dei ragazzi di oggi non tanto ad emergere quanto ad essere accettati per quelli che si è. Perché la scelta di cantare queste cose nell'hip hop?
Prima di tutto perché è più facile parlare di cose che ci vedono coinvolti, nel tempo molti hanno visto il rap solo come moda. Qualcuno ha detto che il rap è la CNN della strada. Figurati che c'è una grandissima analogia tra il rap e la musica neomelodica. Cambia solo la tecnica ed il gusto a cui si affida. Il rap parla di strada. Ognuno di noi poi si avvicina al rap in maniera diversa.
Adesso parliamo della vostra prima fatica in studio come Combomastas. Cominciamo da "Tutti pazzi", quando è stata scritta?
"Tutti pazzi" è un pò come l'evento apocalittico descritto nella Bibbia, è sempre attuale. Il pezzo originale è degli anni '80, abbiamo pensato di fare un tributo ai Negazione che scrissero questo pezzo. Mentre scrivevamo la canzone, stavamo cercando un ritornello abbastanza duro, poi ad Eliaphoks capitò di ascoltare questo vecchio pezzo anni '80 che era ancora molto attuale, e si decise di inserirlo.
Nel vostro disco abbiamo detto che c'è rabbia, ma anche amore e riflessione. Nel "vero intangibile" ad esempio, siete come degli osservatori dell'Italia che va. Raccontateci come è nata l'idea di costruire un pezzo così.
Il ritornello spiega l'idea. La gente che incontri per strada sembra tutta tranquilla, poi scopri che fa cose orribili. Volevamo parlare anche delle verità di chi non è politicamente schierato e del cittadino che si è rotto le scatole della situazione attuale, proprio come è successo a Franco Battiato. Questo pezzo vorrebbe stimolare le persone a cercarsi da soli le proprie risposte.
Passiamo ad un brano che ci riguarda direttamente. Con "Una stella" esorcizzate la paura di non sfondare o ce l'avete proprio con chi scrive di musica?
Tutti e due. Parliamo soprattutto delle recensioni che vengono fatte con molta superficialità. Si fanno domande senza ascoltare il disco. Molte volte il giornalista sacrifica l'ascolto dei dischi ai tempi di consegna del pezzo. Ma il discorso vale anche per il sistema discografico attuale, che mette al vertice gente che non fa musica. Una volta, per fare un esempio, c'era il clan Celentano, che curava ogni aspetto ed è ancora oggi composto da gente che ha sempre avuto a che fare con la musica. Ora ai vertici c'è gente esperta di marketing, a volte simile al personaggio interpretato da Antonio Albanese in "Acqua dolce".
La vostra canzone manifesto è "Non sono figo". Una citazione di Elio e le storie Tese o c'è dell'altro?
L'hai beccata. Diciamo che purtroppo accendendo la tv e vedendo chi c'è da Maria De Filippi, ti chiedi se essere figo significa vestire in quel modo. Molti di quelle persone considerate "fighe" probabilmente non hanno mai aperto un libro, possibilmente sono anche mezzi drogati. Se questo significa "essere figo" noi non vogliamo esserlo. "Non sono figo" è un testo giocoso anche se, alla fine, scherzando scherzando poi molto spesso, si dice la verità.
Voi siete tutti impegnati in progetti paralleli e questo si rispecchia nel vostro disco, dove ognuno ha una sua piccola gemma da mettere nel forziere dei Combomastas. Partiamo da Othelloman, cosa dà lui ai Combomastas?
Nel corso degli anni ho avuto la possibilità di veder nascere e sviluppare il movimento rap in Italia. Nel corso degli anni l'esperienza accumulata mi ha permesso di concentrarmi anche nel difficile lavoro di far crescere alcuni ragazzi dal punto di vista musicale, sapendomi adattare ai nuovi gusti del mercato ma non rinnegando mai il mio gusto musicale che prende a piene mani dagli anni '70. Ho avuto pazienza con questi ragazzi è questi oggi sono i risultati...
Ad Eliaphoks chiediamo invece, cosa è per lui "Alternativo"
Si abusa di questa parola per parlare di fenomeni giovanili che in realtà sono già consolidati. "Alternativo" purtroppo è una parola abusata da chi guarda dall'esterno i giovani e per definirli velocemente usa l'etichetta di alternativo, sempre pronta per semplificare tutto
Senza dubbio però la vera perla di questo disco appartiene a Secco Jones...quanto tempo hai impiegato a costruire il pezzo?
Si tratta di un pezzo nato con campionamenti che mi hanno portato via due giorni. Ho cercato di far vedere alcune delle mie skills in questo brano, con ironia ma anche con molta cura nei dettagli. Unire il suono caldo del vinile agli scratch è una cosa che mi piace. Io parto dall'elettronica e dal techno anni '80 e sono arrivato al rap.
Avete intenzione di portare con voi altri gruppi emergenti dalla scena palermitana?
Noi vogliamo fare un pò come gli americani, continueremo con i nostri progetti da singoli ma allargheremo ulteriormente il progetto Combomastas. A Palermo ci sono ragazzini emergenti che vengono trattati come concorrenti, e quindi non crescono. Magari hanno premura di far uscire un milione di cose senza però completarle. Senza la tecnica, la velocità e la competenza, che vengono necessariamente con l'esperienza, non possono andare avanti. Noi con il progetto Combo Riots, che riguarda sia rapper che altre figure professionali, come video-maker, cerchiamo di portare avanti anche giovani emergenti. Ti possiamo fare il nome dei Take Love o di Leone "Spaccaossa", gente che ha messo un beat su Myspace e ci ha incuriosito. Un altro grosso problema riguarda poi le persone che usano l'hip hop solo come moda: tutto ciò purtroppo annacqua il sistema e rende meno credibili anche gli artisti emergenti. I discografici americani ormai sono abituati a riconoscere chi vale solo dall'ascolto ma perché sono almeno vent'anni che lo fanno. Da noi qualcosa già si è mosso, ma la strada da fare è ancora tanta.
0 commenti Pubblicato da Unknown alle 12:30 Etichette: La Musica Classica secondo i Combomastas, Le grandi interviste esclusive
martedì 4 maggio 2010
Le grandi interviste esclusive: Mr Quiz e il piacere di giocare a "Chi vuol essere milionario" in un locale
É uno dei giochi multimediali di maggior successo nei locali italiani, dove gruppi di persone si sfidano a colpi di domande. Funziona un pò come "Chi vuole essere milionario", il famoso format televisivo noto ormai in tutto il mondo. Si gioca tavolo contro tavolo, con delle pulsantiere wireless che permettono al dito più veloce di rispondere alle domande che appaiono nei locali dotati di schermi per l'intrattenimento. Abbiamo chiesto a Tony Matranga, volto noto del piccolo schermo siciliano, la storia di questa piccola rivoluzione nell'intrattenimento.
Dove si può giocare con "l'Enigmista"?
Il gioco è nato cinque anni fa in alcuni locali a Roma, adesso è diffuso ovunque. Direi che ormai si può giocare in tutta Italia, anzi mi hanno detto che ormai il gioco sta iniziando a diffondersi anche all'estero. Personalmente mi occupo delle serate nei locali della Sicilia occidentale ed a Messina. Ogni locale che decide di ospitare il gioco ha poi l'esclusiva del giorno, ovvero non possono esserci nella stessa città due locali che ospitano una serata de "l'Enigmista".
Che premi ci sono in palio?
L'azienda che ha prodotto il gioco e lo porta nei locali ha una partnership con Ryanair, quindi molto spesso si vincono dei viaggi in giro per l'Europa, ma a volte possono essere messe a disposizione anche consumazioni gratuite nei locali che ospitano il gioco, buoni spesa o sconti con alcuni negozi convenzionati, oltre che gadgets e altre piccole cose per i secondi e terzi classificati.
Ci sono gruppi di persone che giocano ogni settimana nello stesso locale o che ritrovi spesso?
È da un anno che porto il gioco in giro per la Sicilia, e ormai trovo alcuni gruppi di veri e propri appassionati. Ci sono i Tabacchini, gli Sbummia, l'Atletico Zulù, gli Yahoo, tutti gruppi che trovo quasi sempre negli stessi locali e che tornano praticamente ogni settimana. Il gioco inevitabilmente piace.
Spiegaci come funziona
Innanzitutto vengono consegnate le pulsantiere wireless nei tavoli dove i clienti accettano di partecipare al gioco. Ogni tavolo sceglie il proprio nome di battaglia, che può essere dettato da un motto, una sigla o quello che si vuole. Al tavolo poi ci si inizia ad organizzare, o con una persona che è addetta a premere velocemente i tasti della pulsantiera seguendo le indicazioni dei compagni oppure lasciando la pulsantiera al centro del tavolo in maniera tale da far rispondere prima chi conosce la risposta esatta. Vengono fatte inizialmente tre domande di prova, sia per dar modo ai tecnici di calibrare il software ed evitare in tempo problemi con le pulsantiere, sia per far capire velocemente il meccanismo del gioco ai concorrenti. Il gioco si suddivide in due fasi: nella prima fase si sfidano tutti i concorrenti con dodici domande, al termine delle quali passano alla fase finale le prime otto squadre. Successivamente, parte una sorta di "girone di ripescaggio" da cui escono altre otto squadre finaliste, che si sfideranno poi nella finale.
Sembra complicato...
In realtà è molto più semplice giocarci che spiegarlo. Anche perché durante le fasi di gioco ci sono domande speciali che valgono di più e danno la possibilità di vincere un cocktail gratuito, giusto per far carburare meglio i partecipanti.
Una delle cose più divertenti sono i riconoscimenti consegnati alla prima e all'ultima in classifica...
Proprio così. Per mettere un po' di pepe alla competizione consegniamo una grande coppa alla squadra che si trova prima in classifica mentre alla squadra messa peggio portiamo un bel cappello con delle orecchie da asino. Ovviamente chi ha il cappello cerca di disfarsene subito mentre chi tiene la coppa in mano fa di tutto per non cederla. Durante il gioco infatti mostriamo la classifica sia della squadra più veloce a rispondere alle singole domande sia quella generale, facendo girare di volta in volta sia il cappello che la coppa.
In base a quale punteggio viene stilata la classifica?
Per ogni risposta esatta c'è un punteggio fisso che viene moltiplicato per il tempo impiegato a rispondere. Se si risponde velocemente ed in maniera corretta la propria squadra otterrà un punteggio maggiore di chi ad esempio ha indovinato la risposta ma ha impiegato più tempo. Viceversa se una squadra non risponde correttamente alla domanda perde tanti punti quanti ne ha impiegato per rispondere.
Quindi conviene non rispondere o rispondere tardi alle domande difficili?
Ogni squadra ha le sue tattiche, anche se in realtà non si può dare una ricetta di gioco per tutti. Se si è indietro in classifica conviene rischiare, se si vuole ottenere un piazzamento ci si può accontentare, ma solo una squadra vince. E solitamente è la squadra più veloce e che conosce le risposte giuste.
Può accadere che le domande si ripetano?
Il database contiene più di 3000 domande che non si ripetono mai nello stesso locale.
In chiusura, il gioco ha dei costi per le squadre?
Assolutamente no, i costi sono a carico del locale. I clienti che consumano al tavolo possono decidere liberamente di partecipare o meno senza dover versare alcun costo aggiuntivo.
0 commenti Pubblicato da Unknown alle 17:39 Etichette: Le grandi interviste esclusive, Mr Quiz e il piacere di giocare a "Chi vuol essere milionario" in un locale
lunedì 3 maggio 2010
Un viaggio a tutto tondo per risolvere lo ZENigma
0 commenti Pubblicato da Unknown alle 17:07 Etichette: Cronaca e curiosità, Insula 3, Un viaggio a tutto tondo per risolvere lo ZENigma, Zen