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venerdì 12 ottobre 2007

Fabrizio Quattrocchi ed il Parlamento Mondiale per la Sicurezza e la Pace

Palermo - Una strana parabola unisce una vicenda di cronaca internazionale di un nostro concittadino morto in Iraq e questa strabiliante ong, sempre più reale e ramificata. Il percorso è lungo, si passa da una nota e ricca agenzia di sicurezza, sponsorizzata in mezzo mondo e con addestratori reclutati tra i migliori al mondo. Oltre al sito ufficiale il web offre la possibilità di seguire corsi guidati da ex generali o militari dei migliori eserciti al mondo, da quello inglese passando per l'esercito israeliano e l'apprendimento della lotta corpo a corpo delle forze armate russe. Qualche tempo fà trovai un sito che certificava un convegno tenutosi a Palermo tra il Parlamento Internazionale per la Sicurezza e la Pace e l'IBSSA, ma andando sul sito ufficiale della compagnia di bodyguard internazionale (basta cliccare sul titolo di questo post) troverete come l'associazione palermitana è tra i primi affiliati. Ma che c'entra Fabrizio Quattrocchi? C'entra eccome. La stampa italiana se ne è occupata poco, gli unici tentativi di approfondimento riguardano pochi casi isolati come "La Voce" e un'inchiesta della tv svizzera RTSI. Pare proprio che Quattrocchi fosse un dipendente della IBSA, una società satellite della IBSSA che faceva capo a Roberto Gobbi e Spartaco Bertoletti, con sede a Budapest e centro operativo in Israele. Secondo Bertoletti, Quattrocchi era partito per l'Iraq in seguito ad una richiesta accettata da un mercenario genovese per l'addestramento di personale a difesa degli oleodotti, rimanendo invischiato nella vicenda che sappiamo. Come legare tutto questo all'ong di Viktor Busà? Come da me scritto in un precedente post il 30 agosto il regolamento del Parlamento Internazionale prevede la presenza in ogni paese del mondo in cui vada garantita la pace e la sicurezza. Il codice penale prevede l'intervento in stati macchiatisi di gravi crimini contro l'umanità. Cosa meglio di una forte affiliazione con un'associazione internazionale di bodyguards e servizi di sicurezza per avere uomini addestrati pronti ad operare? E soprattutto passaporti validi ovunque con immunità garantita e placca identificativa valida in tutti i paesi del mondo? Una vecchia questione con un piccolo giornale online dimostra quanto la faccenda dei passaporti sia alquanto delicata: nel 2002 Biagio Paternostro si è a lungo prodigato per un articolo riguardante la presunta vendita di passaporti falsi da parte di questa organizzazione non governativa. Il lungo carteggio per la rettifica di informazioni false, come previsto dalla legge italiana in caso di possibili diffamazioni a mezzo stampa ha creato non pochi grattacapi alla redazione online. La curiosità di questo carteggio sta nel morboso accanimento del portavoce del Parlamento Internazionale contro la redazione del giornale. Pubblico uno stralcio dell'intero carteggio, visualizzabile dal link:



Es. Prof. Paternostro, onde soddisfare la vostra-sua richiesta, ci invii quanto richiestole reletivamente ai signori in cc. che non conosciamo e neppure i motivi non chiari ed ufficiali per cui sono presenti dall'inizio nel carteggio tra lei e noi.
E, come da noi fatto regolarmente e secondo regole documentali, voglia cortesemente rispondere in testa al post inviatole precedentemente e completo evitando ripetizioni di stemmi ed intestazioni che lo allungano ed appesantiscono di molto.


Una storia che ha bisogno di altri tasselli per capire se si tratta di una mega-truffa costruita ad arte da mitomani che inzozzano Internet o se ci troviamo di fronte un arazzo ben più complesso di quanto potevamo immaginare.


F.Q.

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