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venerdì 17 aprile 2009

Dossier Abruzzo

L'approfondimento scientifico sul terremoto:

Partiamo dalle considerazioni di tipo scientifico relative all'evento sismico. Il terremoto abruzzese segue perfettamente le caratteristiche che un evento sismico può provocare in una frattura come quella eurasiatica su cui vengono esercitate forti pressioni. Per quanto riguarda l'Italia una delle zone di "tensione" passa proprio da quelle linee. Ecco una mappa esemplificativa riguardante alcuni dati che è importante conoscere prima di andare ad analizzare qualsiasi tipo di responsabilità umana, in quanto se si può discutere all'infinito sulle costruzioni antisismiche crollate, il numero delle vittime sottostimato, l'uso di materiali scadenti ed i molteplici interessi messi in moto, la natura non scherza affatto:


Visualizza Faglia in Abruzzo e zone a rischio in una mappa di dimensioni maggiori



Commentando la mappa si potranno notare due aree gialle, considerate dagli esperti ad altissimo rischio per quanto riguarda probabili eventi tellurici di grosso impatto, mentre sulla mappa interattiva, con numerosi link riguardanti spostamenti medi annui e molte curiosità, ho inserito un segnaposto indicante il Vesuvio, zona densamente abitata in cui un'eruzione di tipo esplosivo non lascerebbe scampo a migliaia di persone. Grattacieli, palazzine e villette allegramente costruite dalla camorra, avvallate dalla ricerca di una casa di proprietà e molta incoscienza all'italiana potrebbero portare a pagare un prezzo troppo alto. Altro grosso problema. All'inizio di questo post ho definito il terremoto in Abruzzo un evento in linea con le caratteristiche della zolla eurasiatica con margini trasformi, ovvero in movimento per scorrimento, come accade per la nota Faglia di Sant'Andrea. Già questo dovrebbe mettere in allarme riguardo la necessità di applicare al meglio i criteri antisismici approntati in seguito al terremoto nel vicino Molise e rinviati al giugno 2010 in seguito all'approvazione del decreto milleproroghe, in attesa di nuove decisioni da parte del Consiglio dei Ministri. Una delle anomalie del terremoto abruzzese riguarda invece lo spostamento registrato dopo la scossa principale del 6 aprile: ben 15 cm di slittamento per una faglia che normalmente si sposta di circa 1 cm l'anno nei suoi cosidetti hotspot, ovvero i punti di movimento documentati nella mappa fornita dalla Nasa ed inserita nella mappa interattiva. In un articolo di Repubblica datato 16 aprile 2009 si afferma che gli esperti californiani stimano che al 97% entro i prossimi vent'anni dalla Faglia di Sant'Andrea si sprigionerà un'energia tale da provocare un terremoto di magnitudo 7,5 della scala Richter. Un evento simile potrebbe verosimilmente verificarsi nel sud Italia, anche se al momento la Protezione Civile preferisce non aumentare le preoccupazioni della popolazione e qualche timida ammissione inizi ad arrivare. Il ponte sullo stretto di Messina stando al progetto ufficiale è costruito per resistere a scosse leggermente superiori al 7° grado della scala Richter, quindi eventi abbastanza forti. Stessa cosa non si può dire per tutta la zona barocca della Val di Noto, con le relative abitazioni civili che in media hanno almeno venti-trent'anni alle spalle.



Le infiltrazioni poco chiare nella costruzione e gestione dell'edilizia abruzzese:

Questo capitolo purtroppo porta ad indagare verso collegamenti evidenziati soltanto da materiale pubblicato online e che può essere oggetto di indagine da parte della magistratura. Data la condizione privilegiata del blog come luogo di condivisione di idee e conoscenze personali, non assimilabili quindi a pubblicazioni periodiche effettuate da una testata giornalistica, intendo proporre numerosi elementi di riflessione riguardante il come e perché edifici pubblici e privati si siano sbriciolati nonostante le garanzie presentate dai costruttori riguardo la loro stabilità in caso di eventi sismici.

La casa dello studente ed altri edifici pubblici sono stati oggetto di indagine giornalistica da parte di Attilio Bolzoni su Repubblica, in cui si appura come la responsabilità giuridica di quelle strutture appartenga alla Regione Abruzzo, Roberto Saviano ha invece evidenziato i collegamenti che legano la camorra agli appalti edilizi in Abruzzo.
Per entrare nello specifico, le gare d'appalto organizzate dallo Stato (proprio ieri in Sardegna un sindaco è stato denunciato per aver completamente saltato la fase d'asta pubblica) vengono organizzate indicando una cifra di massima per la realizzazione di un'opera pubblica che viene commissionata ad imprese private. La compagnia che si offre di costruire la struttura con una spesa minore si aggiudica l'appalto. E la sicurezza? I soldi risparmiati possono essere usati per ungere gli uomini giusti addetti al controllo o possono semplicemente essere girati ad una catena di subappalti ad altre aziende, vere o fittizie, così numerosi da scoraggiare le indagini in tal senso. Un rivolo di soldi spartiti tra notabili e uomini poco noti al grande pubblico, misteriosamente spariti all'indomani del crollo di numerosi edifici. A riguardo segnalo come fra il 23 ed il 25 ottobre si tenne a Montesilvano d'Abruzzo un convegno sui grandi progetti del Mediterraneo, meeting internazionale su iniziative "sane e compatibili con lo sviluppo sostenibile", sponsorizzato dal Ministero per lo Sviluppo Economico, la Regione Abruzzo ed i rappresentanti delle province dell'Aquila, Pescara e Chieti, la Banca di Credito cooperativo, Associazione costruttori di Confindustria Chieti, unite per un nuovo piano edilizio in vista dei giochi del Mediterraneo previsti a Pescara tra il 26 giugno ed il 5 luglio 2009, che avrebbero sicuramente offerto una vetrina in più alla zona. Nell'elenco degli invitati spiccano imprese edili, enti locali e stando a quanto riportato in questo reportage, una vecchia conoscenza, ovvero quel Parlamento Internazionale per la sicurezza e la Pace di cui ho già parlato il 30 agosto 2007 ed il 12 ottobre dello stesso anno. Il "gestore" del Parlamento Internazionale per la sicurezza e la Pace, tale Vittorio Busà, è stato più volte accusato di falsificare firme e documenti con intestazioni di vari organi statali in giro per il mondo, l'ultimo dei quali riguarderebbe un premio assegnatogli dall'ex presidente George W. Bush sull'active lifestyle. Un'altra occasione per riutilizzare preziosa carta bollata con la quale muoversi in ambito internazionale, tessere accordi e poter chiedere all'IBSSA un robusto sostegno. IBSSA che ha fornito agenti scelti persino durante la campagna elettorale di Barack Obama e che tra i suo dirigenti ha Mr Jerry Brumley, noto esponente americano della massoneria di rito egiziano. Una matassa di interessi che in qualche modo si è concentrata in Abruzzo in occasione di un evento che doveva pianificare su quel territorio una serie di appalti edilizi, con il bene placito degli enti pubblici, ambienti grigi della massoneria internazionale che si avvalgono di strutture para-militari, in grado di reperire i fondi e gli strumenti di persuasione per dirottare le gare d'asta verso concorrenti "favorevoli", che spargono sabbia marina nei palazzi per ridurre i costi, prelevando denaro pubblico per altri scopi. In Abruzzo come in altre parti d'Italia gli appalti edilizi presentano numerose zone d'ombra, squarciate ciclicamente da eventi sismici che dimostrano quell'intreccio mortifero fatto di connivenze, mezze parole ed omertà in cui vengono inghiottiti fondi pubblici.

Quali prove esistono?

Questo compito spetta alla magistratura ed al pm dell'Aquila che ha avviato le indagini, ogni cittadino ha il dovere di far conoscere tutti gli elementi che possono essere utili per cercare di chiarire la situazione. In chiusura voglio lasciare una piccola riflessione a margine dell'intera vicenda: perché tanta fretta nel togliere le macerie, fare funerali di stato e parlare dopo soli due giorni di New Town? Senza l'evento in Abruzzo ci si sarebbe "dimenticati" delle norme antisismiche al momento non obbligatorie per legge? E poi, su cosa saranno costruite queste new town, come mai stabilita una cifra per la ricostruzione (l'Irpinia e la Valle del Belice per nominare due esempi eclatanti) cresce a dismisura? I materiali cambiano o forse la voragine di tangenti ed interessi collaterali è inevitabile quando si approntano piani edilizi in un settore ad alta permeabilità mafiosa? Affido l'ultima domanda sull'intera vicenda ad un link per far riflettere sulla reale portata di questo terremoto: che fine hanno fatto il 90% degli abitanti dell'Aquila che avevano un contratto di affitto in nero?


Macchia 1986
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