A poche ore dalla pubblicazione dei files sensibili in Rete i servizi segreti americani hanno scatenato i loro mezzi in tutto il mondo, usando al massimo tutti gli strumenti di cui si parlava da tempo in siti "cospirazionisti". Dopo circa 20 minuti di libera navigazione su internet, usando Google e Facebook per parlare liberamente di come trovare i files di Wikileaks, postare link dei files di Wikileaks e al tempo stesso, essere ad un passo dal pubblicare i torrents contenenti le centinaia di mail riservate prima del dovuto, Qualcosa di strano avviene in rete. Le ricerche "sensibili" vengono sniffate, segnalate e, tramite programmi da anni in uso dagli USA, bloccate. In casi estremi, come quelli di ieri sera, quando si è palesata la prima vera emergenza mondiale di sicurezza internazionale online, si è agito in maniera brutale, senza ritegno. Ecco le prove:
Staccati dal server tutti gli utenti che divulgano materiale pericoloso, bloccate le connessioni, impossibilità di ricevere notizie per circa mezz'ora. Stanotte la ricerca di qualcosa di scottante è stata seguita da un piccolo annuncio in cui affermavo di
voler pubblicare, su un altro blog, notizie riguardanti la diplomazia italiana contenute tra i files di Wikileaks messi a disposizione. Al momento, non mi è possibile entrare nel mio solito blog di lavoro. Al suo posto una scritta laconica su sfondo bianco recita:
Bacheca offline. La bacheca è stata temporaneamente disattivata. Ecco perché Assange ha affermato che l'amministrazione Obama ha usato mezzi degni di un regime per riuscire a bloccare la libera informazione nel mondo. Ecco cosa rischia la Rete se continuiamo a cedere pezzi della nostra libertà in nome della sicurezza. Al momento è possibile entrare nei propri profili facebook, nelle proprie caselle di posta, ricostruire i propri orientamenti politici, religiosi, sessuali, intercettare le comunicazioni, prevedere le prossime azioni e ricerche effettuate online e bloccare i canali di divulgazione usati normalmente. I regimi di domani assumeranno forme sempre diverse, l'importante è essere pronti a contrattaccare.
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