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sabato 20 marzo 2010

Il Parlamento Internazionale per la Sicurezza e la Pace ha una sede documentata e visitabile


Torno dopo tempo ad occuparmi di uno degli argomenti più scottanti e seguiti di questo piccolo blog di informazione, ovvero il famigerato Parlamento Internazionale per la Sicurezza e la Pace, documentato anche dalle emittenti locali. Lo faccio perché ultimamente questa presunta ong, le cui attività e legami sono state ampiamente spiegate in precedenza e che a quanto pare hanno suscitato curiosità in rete, probabilmente è stata chiamata in causa per cercare di intavolare una trattativa per la liberazione dei coniugi Cicala (vedi Video1 e Video2). Il condizionale è d'obbligo, perché effettivamente questa ong è solo un'organizzazione umanitaria, anzi, secondo qualcuno si tratta di una colossale bufala. Ma secondo voi, al numero 10 di Via Marchese di Villabianca, cosa ci fa questa targa? Non solo, il fatto che la targa riporti la dicitura "Presidential Office", presuppone che ci siano altri uffici simili in giro. Tengo a precisare che attorno a questa strada potrete tranquillamente raggiungere l'ambasciata degli Stati Uniti a Palermo, o posteggiare e far riparare la vostra macchina da discreti carrozzieri che hanno videocamere nascoste persino accanto ai cartelloni pubblicitari, ma non vi consiglio di fare troppe domande in giro. Siccome l'organigramma dell'associazione fa capo ad un vescovo ortodosso, mi sono chiesto, possibile che in quella zona non si trovi nemmeno una chiesetta, una cappelletta privata o qualcosa di simile? Ebbene sì, basta girare l'angolo, per trovare una piccola e curiosa chiesetta che almeno da fuori sembrerebbe intestata a Santa Rita. Ma perché mai una chiesetta privata di Santa Rita può essere interessante ai fini dell'individuazione delle attività del Parlamento Mondiale per la Sicurezza e la Pace? Intanto sarebbe bene conoscere la grande tradizione che Palermo possiede rispetto al culto di Santa Rita (leggi approfondimento e il suo seguito, oppure scaricalo con calma dalla cartella 4shared a fianco). La santa degli impossibili, la cui festa è celebrata il 22 maggio ed è considerata dall'ordine agostiniano come una sorta di seconda Pasqua, secondo il rito ortodosso non dovrebbe essere annoverata nei canoni dei santi approvati dalla chiesa ortodossa, a cui Viktor Busà
si presume appartenga. A tal proposito, cito quanto segue dal sito http://spazioinwind.libero.it/sanmassimo_decaita/testi/confronti/99%20differenze.html
Massoneria e fede cristiana Come accade nel Cattolicesimo romano, anche nell'Ortodossia l'appartenenza di un membro della Chiesa alla massoneria è strettamente proibita, e comporta la scomunica. La relativa scarsità di sentenze esplicite di condanna, tuttavia (mentre la Chiesa cattolica romana ha emesso in due secoli e mezzo oltre cinquecento scomuniche), ha fatto sì che la Chiesa ortodossa venisse spesso accusata, da parte romana, di compromessi con il mondo massonico.
L'accusa è quanto meno strana, se si considera che il nucleo delle obiezioni cristiane alla massoneria è rivolto al relativismo in questioni di fede: una imputazione difficilmente applicabile alla Chiesa ortodossa, che nel corso dei secoli ha patito indicibili umiliazioni proprio per non transigere sui punti fermi della fede.
La posizione della Chiesa romana in materia è indubbiamente più chiara, e le sue ragioni sono più debitamente espresse e articolate. Tuttavia, l'assenza di ripetute condanne da parte ortodossa è sintomo di un atteggiamento verso i problemi giuridici molto meno categorico e conflittuale. L'Ortodossia, una volta riconosciuta l'incompatibilità di una data posizione filosofica o dottrinale con la fede cristiana, non sente il bisogno di reiterare continuamente la propria posizione, come se bastassero alcuni secoli o decenni a "esaurire" le sue ragioni.

Ma andiamo avanti. Questa ong, che pubblica tranquillamente non solo i suoi componenti, ma anche i successi ottenuti nel corso degli anni grazie alle sue mirabili attività (documenti disponibili nella cartella a fianco su 4shared), si appoggia a livelli internazionali a stati che hanno varie confessioni religiose, dato che il vice-presidente ufficialmente è Hugo Chavez, attuale presidente del Venezuela. Immaginiamo quindi uomini di chiesa e governanti uniti, nello sforzo di promuovere la pace e la sicurezza nel mondo, in grado di muoversi liberamente nel continente africano, in sud america e in alcuni stati arabi, che hanno sicuramente bisogno di un vicino luogo di culto dove concentrare le proprie preghiere e potere meditare. Ecco quindi che una chiesetta dedicata a Santa Rita si dimostra essere la cosa più logica che ci si possa aspettare alle spalle della sede principale del Parlamento Internazionale per la Sicurezza e la Pace. Ecco alcune foto della chiesetta in questione:




Cerco di attirare la vostra attenzione sulle figure poste accanto al crocifisso posto sopra il portale d'ingresso. Ricordano in qualche modo immagini poste su alcune chiese molto particolari, come questa. A Palermo ci sono segnali in tanti altri posti di questo genere di chiese, a tal proposito, provate ad entrare nella Cattedrale di Palermo. Cercate le tombe dell'imperatore Federico II e di Costanza D'Altavilla. Adesso trattenete il fiato, alzate lo sguardo e cercate un simbolo simile a questo: avete capito adesso cosa si potrebbe celare dietro il Parlamento Internazionale per la Sicurezza e la Pace?



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