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venerdì 27 novembre 2009

How Berlusconi's fortune is crashing

I write in English cause I want to extend what Sicily knows from 1993 and now magistrates are ready-to-explain: Silvio Berlusconi became a important entrepenuer thanks to mafia. Expecially, the family of Brancaccio, where starts the success of Forza Italia's party, thanks to Marcello Dell'Utri. This is the story: mafia attacks the state with the assassinations of Falcone and Borsellino, but attacks also massonery with the Gergofili's bombs and Vatican with a bomb placed in the principal church in Rome, causing the invective of Giovanni Paolo II in Agrigento, during the 1993. Now, an exponent of mafia's family of Porta Nuova, Mangano, become the personal stableman of Berlusconi and Marcello Dell'Utri starts to publicize Forza Italia's party with ads in mafia's controlled zone. Brancaccio's family gets the permission to public ads and gets vote in favour of Forza Italia's party. Then Mangano, protected by Berlusconi, come back in Sicily to continue business with Porta Nuova's "famigghia". After the Capaci and via d'Amelio's carnage, secret services, members of carabinieri and politician starts to conctat mafia's chiefs to concordate a pact. This pact, called "papello", includes a series of promises to minimize processes against mafia's boys and to not finger mafia's assets. But this type of request doesn't be respected by Berlusconi and their friends. The second most important charge of Italian Republic, owned by Renato Schifani, elected The papelloin Berlusconi's government, starts its career defending mafia's exponent to keep hand on a palace in Piazza Leoni. The same palace where was living Giovanni Brusca, the man who push the button that activeted the bomb that kills Falcone and his crew, the same palace where starts out the car that explodes in via d'Amelio, killing Borsellino. Gaspare Spatuzza, one of the most important mafia's chief of Brancaccio, starts to declare to magistrates all about the Berlusconi's affairs. Officially, all declarations are expected in 4th of December, but something is just known. Another important person, Massimo Ciancimino, the son of mafia's mayor of Palermo, Vito Ciancimino, presents the papello to Palermo's and Caltanissetta magistrates, the same magistrates who investigate for Capaci and via d'Amelio's carnages. The economic empire starts with two important steps: during the first step Berlusconi and his family create Milano 2, in the second step he stoles the property of Mondadori, the most important publishing chain in Italy with a tow to advocate Mills, that materially starts the take-over. After that Berlusconi creates the private television broadcasting in Italy with Fedele Confalonieri, but many troubles came to surface. To preserve Fininvest, (actually Mediaset group) and the relative ads agency Publitalia 80, Berlusconi chooses to became a politician. During the 1994 the political situation in Italy is changing fast, so he choose to agree to "papello" and starts its political fortune. There is something else to knowing about Gaspare Spatuzza. The Brancaccio's boss was arrested in 1997, but starts to cooperate with magistrates during the 2008. Why? Attilio Bolzoni and Giuseppe D'Avanzo, two really know-well mafia's rules journalist, thinking that the actually Brancaccio's family say ok to Spatuzza. And then Spatuzza is presentig the bill to Berlusconi, that starts its fourth government during the 2008. Most of all are truly saying, what did you expect to put off Berlusconi? Why isn't he in jail? Because during 14 years he declares a lot of ad.personam laws: if there is the legictim suspect that a judge is partially, a defendant could obtain to change judge or court, crime of false accounting is decriminalized. Berlusconi's theory is summarized on what his advocate, Nicolo Ghedini, says to Corte Costituzionale, the most important court of justice in Italy that declares the last ad-personam-law unconstitutional: "the law is equal for everybody, but not its application". The last and probably the worst ad personam law is ready-to. With the excuse of rapid processes Berlusconi wants to delete all process against him and his society and decriminalize external competition with the mafia. I choose to write everything because i want to declare who really is Berlusconi: not a folk prime minister, but the new Macchiavelli's prince that wants to destroy the Italian Republic.

Francesco Quartararo
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Bloccato lo scudo spaziale NATO in Sicilia

Il comune di Niscemi blocca il progetto di installazione delle nuove antenne previste nella base militare NATO per incompatibilità ambientali. Il progetto statunitense prevedeva infatti l'installazione di potenti antenne in grado di emettere microonde utili per l'implementazione del progetto dello scudo spaziale di difesa contro missili intercontinentali. La decisione presa dal comune blocca così il primo ok dato dall'Assessorato regionale Territorio e Ambiente.

lunedì 16 novembre 2009

Arrestato l'attuale numero due di Cosa Nostra Domenico Raccuglia

La morsa su Domenico Raccuglia si era cominciata a stringere proprio l'anno scorso di questi tempi, in seguito all'arresto di Francesca Adamo, 44enne avvocato attiva, per usare un termine tipico dei brigatisti o dei terroristi islamici, al tribunale di Palermo per conto dei capimafia trapanesi. In seguito all'arresto, avvenuto il 27 ottobre del 2008, fini in carcere il boss Melodia e la sua banda di allegri sabotatori che avevano letteralmente manipolato gli affari edilizi ad Alcamo tra il 2006 ed il 2008, con la complicità del consigliere provinciale dell'UDC Pietro Pellerito. Ma chi è esattamente Domenico Raccuglia? All'indomani dell'arresto di Provenzano e la smobilitazione del clan Lo Piccolo, una piccola pattuglia di americani erano rientrati nell'orbita della cupola di Cosa Nostra. Per intenderci, per americani si intendono tutte quelle famiglie mafiose che emigrarono in America dopo la scalata al potere di Riina e soci ai vertici della mafia siciliana. Con l'approvazione di Provenzano e l'accorato appello del boss Lo Piccolo (qua ci tolgono pure i chiodi dal muro, non è rimasto più nessuno scriveva il boss nei suoi pizzini...) rientrarono pacificamente alcune famiglie molto note a Palermo e dintorni. Un episodio è cruciale per capire le vicissitudini della mafia in Sicilia. L'omicidio del boss di Borgetto, Antonino Giambrone, avvenuto nel 2007. Giambrone faceva il gommista nel paese, si sentiva le spalle coperte dai Lo Piccolo e dagli amici americani che conosceva, ma fu fatto fuori per ordine del capomafia di Altofonte, Raccuglia, che voleva dire la sua nella spartizione di Palermo. L'arresto di Lo Piccolo quattro giorni dopo mise la parola fine ad una piccola guerra di mafia mai scoppiata, che permise a Raccuglia di allungare le mani non solo su Palermo, ma anche sul feudo storico di Corleone. Tramite la collaborazione dei Fardazza ed il mini-racket delle vacche locali, si è registrato uno spostamento contiguo di interessi di altro tipo da Partinico verso Corleone, sotto gli occhi di Salvatore Riina jr, il figlio del superboss che non ha avuto il tempo di prendere lo scettro del padre. A questo punto gli inquirenti cercano di ricomporre il puzzle, ed un aiuto insperato arriva da oltreoceano, dalla DEA. Come pubblica anche Le Monde, Matteo Messina Denaro, Domenico Raccuglia e Giovanni Nicchi, con l'intercessione di Giovanni Brusca, l'uomo che azionò il detonatore nella strage di Capaci, sfilano di fronte a Frank Calì, boss della mafia americana per ritornare in Sicilia ed avviare una nuova trance di affari. Principalmente sui parchi eolici e le energie rinnovabili, che nel trapanese attraggono grossi investimenti, e sul traffico di droga colombiana che viene gestito in cooperazione con la mafia russa. Il trapanese garantisce una latitanza tranquilla, grazie ad ambienti politici altamente corrotti e dalla diffusione di frange indipendenti della massoneria. Raccuglia si ritrova nel 2008 ad essere il principale socio ed antagonista di Messina Denaro, il nuovo presunto reggente della cupola. Ma Raccuglia ha un grosso vantaggio: a Palermo manca un uomo di peso in grado di gestire la situazione, ed il posto lasciato vuoto da Provenzano spetta ormai di diritto a lui. Negli ambienti della Direzione Investigativa Antimafia si vocifera che il vero capo dei capi sia ormai Raccuglia, dato che Messina Denaro potrebbe non cercare di allargare la sua zona di influenza per essere certo di avere le giuste coperture. La caccia all'uomo insomma si biforca in queste due direzioni: da un lato si cerca di capire chi tiene il posto lasciato vacante da Provenzano e dai Lo Piccolo, dall'altro si cerca di incastrare Messina Denaro ricostruendo il suo patrimonio. Nel frattempo a ridosso di pasqua 2009 arriva una notizia bomba che viene affossata: Domenico Raccuglia è nel monastero bizantino di Piana degli Albanesi. Parte la caccia all'uomo con due elicotteri ed una serie di auto dei carabinieri che circondano la zona mentre altri in borghese perlustrano i lunghi cunicoli del monastero. Tra pochi frati e molte gallerie i carabinieri non riescono a trovare Raccuglia, inghiottito dal nulla. Rabbia e sconforto portano gli inquirenti a trincerarsi dietro un muro di no comment. Il rischio è quello di aver buttato all'aria anni di appostamenti ed aver compromesso l'unità investigativa. Ecco perché quando lo hanno preso alle 17,30 nel paese di Calatafimi in via Cabbasino la Catturandi ha festeggiato così tanto. Con lui se ne va un altro pezzo da novanta della mafia siciliana, e con lui molti altri cadranno a breve, grazie ai numerosi pizzini recuperati nel suo covo. Una pista che potrebbe portare anche al famigerato Matteo Messina Denaro.

Francesco Quartararo

domenica 15 novembre 2009

Com'era il mondo appena 20 anni fa

Si sono chiuse le celebrazioni a Berlino per il ventennale di un evento che simboleggiò la fine di un'epoca e l'inizio del mondo multipolare in cui viviamo. Un mondo in cui esistono ancora molti muri da abbattere, da quello che divide Israele dalla Cisgiordania fino a quello tra le due Coree, o il confine militarizzato di India e Pakistan e quello tra USA e Messico. Per ricordare alla mia generazione cosa può significare un muro che divide due popoli, ecco il documentario celebrativo di Repubblica.it:


martedì 10 novembre 2009

Le priorità in Italia

tratto da iodellavitanonhocapitouncazzo.wordpress.com

Facciamo un piccolo gioco mediatico. Chiudiamo gli occhi e per un attimo facciamo noi la scaletta di un ipotetico giornale o telegiornale. Buttiamo nel cestino storie di trans e puttane che fanno vendere tanto, mettiamo di lato le notizie su l'influenza A che fa meno vittime del raffreddore e parliamo di questioni in sospeso: questa estate un treno merci ha distrutto Viareggio, tante belle parole, concerti a suffragio delle vittime e un generico moto di indignazione, che è durato lo spazio di un bagno in spiaggia. Ed ora, cosa è successo? La ricostruzione è partita? Non si sa. Andiamo avanti. A l'Aquila le tendopoli vengono smantellate e numerosi eventi internazionali daranno ancora spazio a quei luoghi colpiti dal sisma. Perfetto, mettiamo il tutto in scaletta. Andiamo avanti. La stagione delle piogge è appena cominciata, i morti di Messina sono un pallido ricordo mentre manca ancora un piano regionale che eviti nuovamente disastri del genere. Ed è di oggi la notizia di una frana ad Ischia, l'ultima delle stragi italiani annunciate che conta già almeno una vittima. Una disgrazia che in ogni momento può colpire il 73% dei comuni italiani. Altro che pacchetto sicurezza o revisione dei processi. Se ad ogni scroscio di pioggia ci può arrivare un fiume di fango pronto a seppellire le nostre case e tutte le nostre belle speranze, che ce ne frega dei miliardi di euro sbloccati dal Cipe per il Ponte sullo Stretto? Per mettere in sicurezza il nostro territorio andrebbero spesi miliardi di euro, oppure cercare di fare una monumentale operazione di rimboscamento, per cercare di contenere le frane causate da piogge non più eccezionali, perché il clima è cambiato, e di questo, ce ne accorgiamo senza bisogno di studi scientifici. Poi in scaletta mettiamo un piccolo reportage sui lavoratori precari, che per continuare a lavorare nelle aziende devono aprirsi una partita IVA, sgravando all'azienda costi fiscali che vanno a carico del lavoratore dipendente. Che ovviamente continua a lavorare in nero, senza diritto di malattia o copertura assicurativa. Visto? Improvvisamente un giornale o un telegiornale pieno di stronzate si riempe di argomenti che fanno pensare e che possono smuovere le persone a chiedere serietà ai propri governanti.

F.Q.

Ecco chi è l'uomo dei sogni


L'abbiamo visto ovunque. Molti nei telegiornali, qualcuno ne ha sentito parlare distrattamente da qualche amico, molti giurano di averlo sognato. Un caso internazionale, quello di un uomo che troppi sognano senza alcun apparente motivo. La storia ufficiale parla di un paziente di uno psichiatra newyorkese che sogna ricorrentemente una persona che gli parla, la disegna e la consegna al suo medico. Lo psichiatra, dimentica il disegno sulla sua scrivania ed il foglio viene notato da un altro paziente, che confessa di sognare ogni notte quell'uomo. Lo psichiatra si incuriosisce, pensa di essere di fronte ad un archetipo junghiano e sottopone il disegno ai suoi colleghi. Che confermano come quel volto è lo stesso che è stato descritto da molti altri pazienti in tutti gli Stati Uniti. Ma la storia non finisce qui, altre persone in tutto il mondo affermano di sognare l'uomo, che addirittura parla ad alcuni sognatori dandogli consigli sul futuro. La notizia arriva sui giornali ed i media di tutto il mondo, c'è curiosità su questo volto così insignificante e comunemente brutto. Ma ecco la sorpresa. La storia ed il volto sono stati creati in Italia da un gruppo di guerrigliamarketing.it che vanta tra i suoi clienti la Fox TV, 01 Distribution, MTV ed altri canali di infotaiment, quella commistione che da almeno 10 anni unisce l'informazione all'intrattenimento. Il volto della bufala planetaria è quello degli stessi autori sotto il consorzio "Luther Blisset" che scrissero Q., un romanzo che ho avuto la fortuna di leggere grazie all'acuto consiglio del mio professore di filosofia. Luther Blisset che morì lasciando spazio al gruppo Wu Ming e Wu Ming2, mentre altri hanno poi fondato e portato avanti un nuovo modo di marketing virale, ovvero un gruppo che si occupasse di sfruttare le pieghe del mondo dell'informazione e della pubblicità per metterlo alla prova e guadagnare qualcosa. Una prova riuscita, che dimostra ancora una volta la potenza della Rete e della irrefrenabile voglia di spiegare ciò che non riusciamo a capire con il ricorso all'elemento magico o irrazionale. A proposito, questa storia l'ho letta qui, ma se volete togliervi la curiosità, chiedete ai figli di Luther Blisset.

Francesco Quartararo
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lunedì 2 novembre 2009

Il progetto Haarp, gli studi di Tesla, ma esiste un documento su cui basare queste illazioni?

Forse si. Dico forse perché l'ente che ha redatto questo progetto va sotto l'acronimo di CSAT, che può essere l'ente che organizza la difesa tattica delle forze militari statunitensi o una sezione dell'USAF, l'aviazione militare statunitense. Pubblico di seguito un documento, reperibile su Internet,CSAT che spiega nel dettaglio l'importanza del controllo del clima, i suoi presupposti scientifici (che ad un lettore attento risultano provenire dagli studi che Tesla fece sulla ionosfera), come agire per controllare il clima e stabilire una deadline, ovvero una scadenza entro la quale realizzare il controllo climatico. Buona lettura.
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