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martedì 31 marzo 2009

E-government: non è uno scherzo

L'intero patrimonio legislativo regionale sarà disponibile da domani online per tutti gli internauti, studiosi di diritto e cittadini siciliani interessati a conoscere in toto lo Statuto Siciliano. Realizzato in partecipazione con la società Dbi s.r.l. che realizza materiale interattivo per la regione dal 1994, metterà a disposizione sul sito della Regione Siciliana l'intero apparato legislativo che differenzia la Sicilia dalle altre regioni italiane. Un piano che sulla carta doveva essere implementato in tutte le regioni italiane già a partire dal 2003, mentre il governo, per bocca del Ministro della Giustizia Angelino Alfano, sta seriamente pensando di far salire l'Italia nella classifica dei paesi che controllano in maniera stretta la Rete. Un progetto che oltre all'identificazione dell'indirizzo IP allegherà al numero in serie nome e cognome dell'utente che naviga online. Un modo per rintracciare chi scarica musica (il)legalmente, film, cerca notizie "sensibili" e anticipazioni di scelte politiche, installazioni militari previste nei decreti legge ed inseriti a margine di leggi quadro scritte sull'onda emotiva di fatti di cronaca, un pò come è successo per l'installazione della base militare di Niscemi. Un controllo della rete che da sempre rappresenta l'anticamera del controllo pressocché totale dell'informazione, della costruzione delle opinioni in maniera sempre più eterogenea, permettendo anche un arricchimento culturale e sociale dei naviganti intenti ad attività lecite. Chi vuole delinquere e praticare attività illecite lo farà a prescindere sia dal luogo che dalle limitazioni approntate. Dove c'è un controllo ci sarà sempre un controllore a cui sarà concesso un potere ed una conoscenza dei fatti privati di milioni di utenti enorme. In attesa di passare indenni dall'attacco previsto per domani del Superworm, la vera rivoluzione nell'e-government non può partire dai software, bensì deve essere il risultato di una rivoluzione culturale all'interno della pubblica amministrazione, abitata generalmente da un'umanità che vede di cattivo occhio le novità, le giovani idee e la meritocrazia generata dal lavoro serio ed efficiente.

Francesco Quartararo Inserisci linkInserisci linkInserisci link Inserisci link

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