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venerdì 6 febbraio 2009

Eluana Englaro e l'indegnità dei poteri

Adesso basta. Dopo la fine della libertà di poter far satira politica, di poter manifestare opposizione politica probante e netta, adesso il governo intende intervenire sul diritto di vita e di morte su una persona. In un delirio di onnipotenza di quella che è una dittatura tecnocratica basata sulla sbarluccicante menzogna dell'immagine opposta alla vera realtà del paese, progressivamente si mettono in discussione i princìpi della nostra Costituzione in nome di un consenso artificiale. Cambiare la costituzione in nome del popolo. Dimenticarsi completamente che la magistratura ha già espresso un parere vincolante sulla vicenda di Eluana Englaro, scordare che il Presidente della Repubblica ha il ruolo di arbitro della Repubblica e garante della Costituzione, quella cartaccia che è stata scritta con il sangue dei partigiani, degli italiani sterminati dai nazifascisti, dalle bombe alleate, dalle rappresaglie contro i fascisti. Dimenticarsi che il Parlamento per il nostro ordinamento
è l'unico luogo che rappresenta l'espressione della volontà popolare, da cui poi provengono i ministri ed il Presidente del Consiglio, che hanno solo il compito di eseguire i compiti che il Parlamento detta. Rovesciare tutto ciò e stracciare l'habeas corpus, dimenticando che la Costituzione parla di diritto alle cure mediche, ma non di dovere alle cure. Costituzione che all'articolo 10 afferma come l'Italia si uniforma alle norme sul diritto internazionale, che garantisce le cure mediche a chiunque, ed inoltre vieta l'estradizione di uno straniero per reati politici, alla faccia della querele con il Brasile. Sarebbe reato istigare alla violenza tramite Internet, ma cosa vieterebbe a qualsiasi cittadino di intubare i rappresentanti del governo Berlusconi e far passare a loro una vita così difficile e grama? Non sarebbe giusto linciare i nostri politici che all'interno di una vicenda personale dolorosissima non perdono occasione per una lotta politica tesa a recuperare le simpatie dell'UDC nel Parlamento? Non è forse corretto mozzare le mani di quei politici che chiedono voti ad ogni tornata elettorale, mandano a rotoli l'Italia ed i nostri comuni sperperando risorse, facendo uso di droghe leggere e pesanti e vietano a qualsiasi mezzo di comunicazione di poterne parlare? Non è poi forse giusto mettere sui pali le teste di quei politici che usano il dolore di una famiglia e la sofferenza di una donna che soffre per dei piccoli giochi di potere? Una risposta che lascio a chi leggerà questo post che spero susciti qualche forma di reazione. Chi può stabilire dove finisce la vita ed inizia la morte? E soprattutto, cosa distingue la vita umana, fatta di emozioni, sensazioni dalla vita di un vegetale, inerte, insensibile agli stimoli esterni ed incapace di manifestare emozioni?


Macchia 1986

2 commenti:

NoirPink - Modello PANDEMONIUM ha detto...

Ciao, invito tutti a diffondere e aiutarci a completare il calendario delle iniziative per Eluana Englaro e per lo stato di diritto che abbiamo pubblicato nella nostra home-page (http://noirpink.blogspot.com/) in alto a destra.
Grazie!

Anonimo ha detto...

ciao francesco..passo per un saluto

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