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venerdì 15 giugno 2007
Brogli elettorali a Palermo
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Cronaca e curiosità
giovedì 14 giugno 2007
Ecco quello che succede ogni giorno nella guerra in Iraq
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Notizie dal mondo
mercoledì 13 giugno 2007
La pazienza del macellaio
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Notizie dal mondo
Viaggio nella vita pulsante di una città disincantata
. La vita notturna offre anche colori, odori e suoni molto vari. È possibile trovare la rosticceria così come tutti i tipi di carni e frattaglie, sia locali che provenienti dalla vicina Tunisia. Risalendo per una delle viuzze dietro piazza Massimo si passa attraverso odori e suoni simili a quelli della vecchia Palermo araba, le cucine sfornano panini al kebap (o kebab, si parla della stessa cosa), i camerieri parlano in italiano ai clienti ed in arabo tra di loro, a volte in siciliano se ci sono altri camerieri autoctoni. Continuando a piedi si trova un negozietto etnico con tutti gli arredi ideali per una stanza da mille ed una notte, sul lato opposto invece una caffetteria offre cioccolata calda e pasticcini. La stagione ormai è tiepida, i soldi non bastano per visitare tutti i locali della zona. Se si vuole bere un cocktail bisogna stare attenti, con le nuove multe decise dal governo si può arrivare a sborsare cifre da capogiro per un giovane disoccupato/studente. Meglio ascoltare un gruppo di musicisti cileni con i loro chitarroni ed una cassa di legno per le percussioni, suonano liberamente e accettano piccole profferte. Le loro facce da indios ti fanno perdere il senso dell’orientamento, ti devi abituare in pochi passi a passare dalle scale del teatro Massimo ai bazar pieni di gente proven
iente da ogni parte, sembra quasi di essere dentro ai padiglioni della Fiera del Mediterraneo. Le strade palermitane durante le notti dal lunedì al venerdì danno l’idea di un corpo assonnato, non del tutto spento. Ci sono ancora piccoli negozi abbandonati dove sentire musica vecchia suonata da nuove band
. Se hai fortuna trovi anche la porticina di un pub dove il proprietario improvvisa jam-session con gli avventori. Scendendo giù dalla stradina accanto alla moschea trovi locali indiani o afro e ti imbatti nella caotica via dei Candelai, dove basta poco per accendere una rissa o incrociare persone che non vedi da tempo. Se si vuole cambiare aria ti prendi un caffè in un bar ottocentesco o in una specie di Cuba araba rimessa a nuovo, piena di luci visibili a distanza e con una veranda pronta a scomparire nei mesi estivi. Prosegui il tuo giro a piedi assieme ad altri amici e amiche, stando attenti a quei gruppetti specializzati nello “spogliare” dei loro averi i ragazzi in giro. Non solo nelle zone più a rischio, come la stazione, le vie della periferia non tanto illuminate, ma anche lungo le principali arterie come la via Basile, corso Calatafimi o zone vicine al tribunale. Se sei fortunato puoi ancora girare in macchina, con la musica a tutto volume per contrastare il silenzio notturno. Chi ha voglia di qualcosa di particolare a tarda ora si dirige verso l’orto botanico, più frequentato di notte che di giorno, in cerca delle enormi arancine del bar di fronte. Risalendo la strada è facile vedere macchine in doppia fila. Uomini in attesa di scegliere quale delle tante immigrate in strada gli concederà un po’ di sesso a pagamento. Le volanti che ogni tanto controllano la zona fanno sgommare via le macchine e le prostitute, ma il più delle volte si tratta di passaggi casuali, dettati dall’intermittente interesse della cittadinanza a mantenere le strade “pulite” e le coscienze meno sporche. Il giro sta per finire, prima di prendere i cornetti per il mattino può capitare di passare dalla stazione, proprio mentre due baby-corrieri portano il loro carico di “farina” dentro un panificio con la saracinesca aperta. La scena è vista da più occhi, alcuni intenti a muoversi verso di te se non cambi aria. Compri i cornetti prima del previsto, anzi a dire il vero la strada è passata via un po’ più veloce del dovuto. Alle quattro la città finalmente dorme, non c’è più nessuno. Tra qualche ora i primi lavoratori si alzeranno ed il grande corpo della città tornerà a pulsare di vita.
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Viaggio nella vita pulsante di una città disincantata
venerdì 8 giugno 2007
Viaggio nella democrazia più rapida al mondo
tici li contattano via e-mail o tramite forum appositi. Gli investitori esteri hanno poi dei grossi vantaggi da questo sistema, che riduce drasticamente il peso della burocrazia e velocizza qualsiasi trattazione. In questo paese è nato Skype, e gli ideatori possono anche vendere cellulari che usano la rete di Skype come gestore telefonico, eliminando la necessità di ripetitori ed altre antenne iper-inquinanti. In questo paese gran parte del PIL viene dirottato verso la ricerca, mentre le università possiedono tutti i corsi online. I libri cartacei sono facoltativi ed i professori fanno ricerca con i loro allievi. Questa piccola terra è l'Estonia, uno dei paesi più brillanti e all'avanguardia nel portare concretamente avanti la prospettiva di una democrazia adatta ai tempi ed ai mezzi della sua epoca.
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Viaggio nella democrazia più rapida al mondo
Roma blindata in attesa di Bush
Tra qualche ora è atteso l'arrivo dell'Air Force One sul suolo italiano. Come scorta un'intera pattuglia di caccia da combattimento, una no fly zone estesa fino alle porte di Roma. Annullata la visita a Trastevere per l'impossibilità di un piano di difesa valido ed efficiente. Dai racconti degli abitanti della zona si evince come la zona fosse stata abbellita per l'occasione: via i barboni, le bancarelle e premi speciali a chi ospitava a casa cecchini pronti a qualsiasi evenienza. Un incrociatore della marina militare pronta al largo mentre la città è ricoperta di migliaia di occhi elettronici. Controllata la rete fognaria, ci si prepara alle due manifestazioni annunciate: la prima contro Bush
, colorata e pacifica; la seconda dai no-global e dai centri sociali, pronti a far sentire la propria presenza. Molti sentono lo spettro di Genova aleggiare su questa visita del presidente americano, sia per gli intenti dei manifestanti, sia per l'apparato di sicurezza progettato. Proprio dal G8 di Genova in questi giorni torna un sospetto sull'ex ministro degli interni Scajola, oggi anello di collegamento tra il Parlamento ed i servizi segreti italiani. In molte dichiarazioni e talk shows i politici di entrambi gli schieramenti a denti stretti affermano che dietro questa enorme disaffezione alla politica si muovano poteri occulti e poco democratici. John Woodcock, il noto magistrato che ha seguito da vicino l'arresto del capofamiglia di casa Savoia, l'ex casa regnante in Italia, si sta occupando in questi giorni dei rapporti tra la politica ed alcuni ambienti della massoneria deviata. Tutto questo si lega in qualche modo alla crisi del SISMI, protagonista in negativo nella vicenda Calipari, nell'arresto di Abu Omar, la sfiducia interna nei confronti di Pollari ed i dossier sui personaggi "scomodi" per il centrodestra. Segnali di qualcosa di sotterraneo che si muove, mentre la visita di Bush a Roma rischia di diventare una insulsa valvola di sfogo per animi esacerbati dalla politica glocale. Peccato vedere nuovamente i no-global individuati come i nemici, i pericolosi manifestanti pronti a rompere tutto. Molti di loro sono giovani che rischiano nel manifestare per le strade le loro idee. A Rostock alcuni di loro sono stati ingabbiati per evitare tafferugli ed altri si sono fatti un bagno senza costumi. Quantomeno si deve riconoscere il coraggio dei no-global, oltre che il diritto ad un presidente degli Stati Uniti, che per quanto disastroso possa essere, è uno degli uomini più potenti al mondo e deve incontrare uno degli alleati della NATO.
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martedì 5 giugno 2007
La partita da giocare nell'Europa dell'est
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Gli appuntamenti del governo prima dello sgambetto
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