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giovedì 28 gennaio 2010

Quello che non sapevamo del nucleare

La terza generazione delle centrali nucleari, quelle che per intenderci, saranno reimpiantate in Italia entro i prossimi 10 anni, non sono proprio il massimo della sicurezza. Scorie radioattive da piazzare in ambienti idonei per 10.000 anni, la nostra incapacità di gestire qualsiasi tipo di rifiuto e la ragionevole paura di incidenti hanno bloccato negli anni 80 lo sviluppo del programma atomico italiano. Ma si trattò solo di ondata emotiva proveniente da Chernobyl? O in effetti le centrali atomiche nel mondo non sono così sicure? Di seguito ecco l'elenco di tutti gli incidenti nucleari in giro per il mondo. Se si analizzano con attenzione gli ultimi due anni, i vicini della Francia sono stati alle prese con incidenti costanti, che costeranno al governo dell'Eliseo diversi miliardi di euro in costi di messa in sicurezza e bonifica delle aree. Un elenco che qualsiasi cittadino italiano dovrebbe leggere, prima di dare il proprio consenso all'installazione di questi impianti di morte.

martedì 19 gennaio 2010

Un colloquio tra Mannino e Falcone rivela come le stragi furono un'azione politica mediata anche dalla CIA

Calogero Mannino è stato, per l'ambiente cattolico, l'esponente politico che nella prima repubblica può essere accostato alla figura di Craxi per quanto riguarda la fine che ha fatto. Per molti due corrotti, sicuramente dei capri espiatori che hanno pagato politicamente il sistema diffuso di corruzione su cui si è retta la Prima Repubblica. All'indomani dell'assoluzione in Cassazione, Calogero Mannino ha deciso di rimettere al centro dell'attenzione una vecchia questione che fa maggiore chiarezza su alcuni fatti già in parte emersi nel marzo scorso. Mannino riferisce di un suo colloquio nei primi anni '90 con Falcone che si diceva molto preoccupato riguardo l'ingerenza dei servizi segreti americani nelle questioni italiane. In particolar modo, l'attenzione è focalizzata sul periodo in cui i grandi industriali italiani cedevano il passo al mondo della finanza, in politica si distruggevano i partiti storici e l'Europa iniziava a creare il mercato unico con Maastricht. L'osservazione di Falcone, riguardante il cambiamento radicale di strategia di Cosa Nostra, faceva luce sullo stretto legame esistente tra la mafia siciliana ed altre organizzazioni criminali operanti a livello europeo. Attraverso il mercato della droga Falcone intuì che il cambiamento di strategia nella cupola di Cosa Nostra poteva avere uno scopo prettamente politico. Mannino riferisce di aver condiviso questa confidenza fattagli dal giudice Falcone anche con due figure molto importanti della politica italiana, soprattutto all'indomani delle stragi: Giulio Andreotti, che fu ministro degli esteri per quasi tutti gli anni '80, favorendo la politica di avvicinamento al mondo arabo, e Francesco Cossiga, presidente della repubblica fino al 28 aprile del 1992. Al momento le nuove indagini sulle stragi di Capaci e Via D'amelio proseguono senza troppo clamore, anche se la svolta definitiva potrà arrivare soltanto quando Massimo Ciancimino deciderà di mostrare a tutti cosa contiene l'archivio di suo padre.



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martedì 12 gennaio 2010

Allarme tsunami al largo di Haiti


Attualmente il segnale di allarme è stato diramato anche per l'isola di Cuba, si attendono notizie. Il sisma principale, stimato di magnitudo 7, è scaturito a circa 10 km di profondità intorno alle 23 ore italiane.

Ecco una webcam del luogo

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