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mercoledì 7 maggio 2014

Una vera rivoluzione digitale per far risparmiare 675 milioni di euro all'Italia. Ecco come. Con preghiera di condivisione


Egregi Rappresentanti del Consiglio dei Ministri, delle Istituzioni, Onorevoli e Cittadini,

come previsto dalle normative europee del Programma sull’Interoperabilità delle Soluzioni per le Pubbliche Amministrazioni Europee (ISA), gli enti pubblici avranno la stessa libertà di quelli privati nel decidere se acquistare, sviluppare e rilasciare il software con le condizioni del software Open Source (FOSS).



Come evidenziato da uno studio preliminare al Decreto "Salva Italia" del Governo Monti, nel 90% degli uffici dei nostri enti amministrativi, è possibile installare software Open Source con un risparmio complessivo stimato (per il 2012) di 675 milioni di euro.

La Provincia di Bolzano, nel 2007 ha avviato un progetto pilota che ha permesso di passare da una spesa di 269.000 euro ad appena 27.000, comprensiva di manutenzione.
Troppo spesso si parla di razionalizzazione dei processi di spesa della macchina statale senza scendere nel dettaglio. In vista di un copioso turn-over della forza lavoro, di un'età media prossima ai 50, possono essere previsti corsi di formazione sia per i nuovi ingressi, che per gli attuali ingranaggi che tengono in piedi la complessa macchina burocratica statale.
I costi dei costi di aggiornamento e formazione terrebbero i costi dell'intera operazione estremamente bassi, permettendo un notevole miglioramento nell'efficienza dei servizi erogati: un computer dotato di licenza di software proprietario, necessita di specifiche tecniche sempre migliori e di un periodico aggiornamento dei macchinari, mentre i software Open Source non necessitano di macchine aggiornate, aggravando ulteriori capitoli di spesa. 

Altro elemento da non sottovalutare, sono i tempi tecnici di erogazione del servizio:l'accensione, l'esecuzione e lo spegnimento di computer dotati di software Open Source sono nettamente più rapidi e, cosa fondamentale, sono estremamente più sicuri: inserire malware o "infettare" un sistema Windows o Mac è estremamente più semplice che provare ad "infettare" un computer dotato di una distribuzione Linux. Per ottenere "virus" linux occorre avere a disposizione...un reparto dedicato di tecnici spesso a lavoro delle agenzie di intelligence, non certo un hacker comune o più esperto che in qualunque momento, può "bucare" qualsiasi pc di una P.A.
Ovviamente, la Pubblica Amministrazione non dovrebbe nemmeno più spendere cifre esorbitanti in software antivirus, dato il grado di sicurezza (e soprattutto, riservatezza) garantito di base dal software Open Source.

Siamo pronti a fornire, lì dove fosse ritenuto necessario dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, un dossier dettagliato da fornire, per il Bene Comune del Nostro Paese, all'implementazione su scala nazionale di un progressivo e strutturato processo di taglio e razionalizzazione della spesa aumentando la produttività del nostro apparato burocratico.
Con la speranza di aver dato un contributo significativo alla causa,
Distinti Saluti.

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