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mercoledì 28 ottobre 2009

Un pentito fornirebbe la prova per incastrare Dell'Utri?

Prove impresse nel cemento quelle che Gaspare Spatuzza indica agli inquirenti che hanno riaperto le indagini per i presunti contatti tra stato e mafia. Il collaboratore di giustizia parla di una serie di cartelloni pubblicitari come prova tangibile degli accordi stabiliti tra Il pentito Gaspare Spatuzza
mafia e Forza Italia. Posti tra la via Giafar e la rotonda di via Oreto, i cartelloni furono piazzati nel 1993 da società controllate o direttamente riconducibili a Marcello Dell'Utri, condannato a 9 anni per concorso in associazione mafiosa ed in attesa del verdetto del processo d'appello. Secondo Spatuzza gli stessi cartelloni pubblicitari furono rimossi tra il 95 ed il 96 in concomitanza con l'inizio delle inchieste a carico del senatore dell'attuale Pdl. A concludere l'affare sarebbero stati i fratelli Graviano, i boss di Brancaccio che garantirono l'accorpamento con il mandamento di Porta Nuova in concomitanza con il rientro di Vittorio Mangano,Dell'Utri a fianco di Berlusconi ex stalliere della villa ad Arcore di Berlusconi. Si tratta di accuse senza fondamento e che non possono essere dimostrate, spiega uno degli avvocati di Dell'Utri, ma Spatuzza rincara la dose, affermando di aver gestito personalmente la questione della rimozione dei cartelloni del senatore del Pdl. Una vicenda intricata che allarga il quadro sulla Palermo degli anni '90, in cui la mafia cercò anche di entrare in trattativa con la Chiesa dopo l'uccisione di Padre Puglisi. Trapela ora la notizia di un altro papello che fu consegnato ad un vescovo, che si rifiutò di trattare e probabilmente causò la pesante invettiva di Giovanni Paolo II, quando nel 1993 in visita pastorale ad Agrigento lanciò un pesante monito ai mafiosi. Messaggio che scosse l'ambiente mafioso, che secondo le stesse testimonianze dei pentiti piazzarono delle bombe in San Giovanni in Laterano ed a San Giorgio al Velabro per costringere anche il Vaticano a trattare con la cupola dei corleonesi.

venerdì 23 ottobre 2009

Intervista reale del sindaco di Palermo

lunedì 19 ottobre 2009

Due ipotesi per l'attacco terroristico in Iran


L'attacco terroristico contro i Pasdran, la guardia d'elite della Repubblica Islamica Iraniana, è sicuramente un attacco allo stato arabo. L'Iran accusa ovviamente Stati Uniti e Gran Bretagna, mentre Stati Uniti e Gran Bretagna puntano il dito contro quelle minoranze sunnite armate e galvanizzate dalle vicine truppe talebane che hanno allargato il loro campo d'azione al nord del Pakistan e nella regione del Sistan-Balucistan, in Iran, che si incunea perfettamente tra i confini di Afghanistan e Pakistan. Ma seguendo le due ipotesi, cosa ne viene fuori?


Ipotesi 1: Frange vicine all'amministrazione Bush hanno armato la mano del gruppo sunnita secessionista che da anni ha dichiarato guerra all'attuale establishment iraniano. L'obiettivo è chiaro, spingere l'Iran a reagire contro Israele per autorizzare un attacco preventivo in grado di aprire un altro fronte nella guerra al terrorismo e bloccare definitivamente qualsiasi speranza iraniana di usare il nucleare per qualsiasi fine.

Ipotesi 2: Al Qaeda sta cercando di de-localizzare il conflitto in Afghanistan puntando a destabilizzare la situazione anche in Iran, a maggioranza sciita, per distogliere l'attenzione militare dall'Afghanistan e prenderne definitivamente il controllo. Un prossimo ballottaggio tra i due principali candidati inevitabilmente causerà nuove tensioni in Afghanistan, permettendo ai talebani di approfittare della situazione caotica per riprendere il controllo del paese e permettere ad Al Qaeda di avere uno stato a loro disposizione per incendiare il mondo arabo, partendo dal vicino Pakistan, da cui sperano di ottenere materiale atomico, ed arrivando in Iran, l'unico paese arabo al momento in grado di impensierire militarmente sia Israele che i paesi occidentali.

Entrambe le ipotesi non si escludono a vicenda, ma potrebbero essere la miccia per far esplodere una situazione che si trascina da ormai troppo tempo e che fonti vicine al Pentagono confermano possano essere l'inizio di una nuova escalation militare nella zona e nei paesi del medio-oriente entro il 2010.

La Macchia 1986
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martedì 13 ottobre 2009

I legami tra mafia e massoneria nel trapanese

Mug shot of Matteo Messina Denaro's drivers li...Image via Wikipedia


Sembra la trama di un romanzo di Dan Brown ma a volte la realtà può superare l'immaginazione. L'inchiesta Hiram, messa in moto circa un anno fa dalla procura di Palermo, è arrivata nella sua fase di dibattimento in tribunale. Secondo l'accusa formulata dal procuratore capo Francesco Messineo e dal suo staff, Rodolfo Grancini alla Corte di Cassazione, la poliziotta Francesca Surdo ed il gesuita Ferruccio Romanin erano in grado di bloccare o far prescrivere processi a carico di mafiosi dietro compenso. Il sistema funzionava pressapoco così: Michele Accomando, imprenditore di Mazara del Vallo, arrestato nel 2007 per associazione mafiosa e facente parte di una loggia massonica, si rivolgeva ad un faccendiere presso la Corte di Cassazione per far ritardare processi a carico dei mafiosi del trapanese. La poliziotta Francesca Surdo violava i sistemi di sicurezza dei computer del tribunale per acquisire tutti i dati riguardanti i processi dei mafiosi che pagavano l'insabbiamento e forniva i dati a Rodolfo Grancini, che si occupava di bloccare le carte processuali e pagava gli uomini giusti a Roma per non far partire i lavori della Corte di Cassazione. I soldi per l'operazione venivano dati al rettore della Chiesa di Sant'Ignazio di Roma, Ferruccio Romanin, che scriveva accorate lettere di difesa del cliente interessato, segnalando di fatto il nome del cliente che versava la mazzetta all'istituto gesuita sotto forma di una donazione, che poteva arrivare fino a quindicimila euro. A contattare il faccendiere presso la Corte di Cassazione avrebbe provveduto l'avvocato De Carolis, il Gran Maestro della Gran Loggia unità d'Italia che è anche una delle tre ufficialmente riconosciute in Italia. Alla prima fase dibattimentale è stato chiamato anche il senatore PDL Marcello Dell'Utri, che fu avvicinato dal faccendiere Grancini senza però ottenere alcun appoggio. Gli inquirenti a questo punto temono che a muovere i fili dell'intera operazione possa esserci il super latitante Matteo Messina Denaro, che avrebbe usato i canali della massoneria deviata per insabbiare i processi contro i suoi fedelissimi



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lunedì 12 ottobre 2009

Neanche Google può contrastare Chuck Norris


Inserisci where is Chuck Norris su Google, e clicca su mi sento fortunato. La risposta sarà sempre questa:


sabato 10 ottobre 2009

Inaugurazione della ventesima stagione de I Candelai

Si tratta del primo post che invio tramite il servizio email fornito da blogger che permette di scrivere dalla tastiera del mio cell. È un pò complicato scrivere col t9 ma pazienza, ci si può adeguare. Allego piuttosto alcune immagini dell'inaugurazione del ventesimo anno de I Candelai, storico locale palermitano

Macchia86

giovedì 8 ottobre 2009

Allarme Tsunami nel Pacifico al largo delle Isole Vanuatu

Nuove notizie di un terremoto dell'ottavo grado della scala Richter stanno arrivando al largo delle isole Vanuatu, al largo delle coste australiane. L'allarme tsunami è stato diffuso nell'intera area.




A questo punto è necessaria una riflessione. Anche un uomo che non si occupa di terremoti sarebbe in grado di intuire che la sequenza di terremoti così forti in una stessa fascia non è del tutto casuale. Se l'energia accumulata in quelle faglie è così potente da generare due terremoti dell'ottavo grado e due del settimo nel giro di due settimane, c'è da pensare che si tratti di uno sciame sismico che annuncia un terremoto ancora più forte o si tratta semplicemente della propagazione di energia della crosta terrestre che si concentra in maniera ben specifica, almeno in questa fase, tra la zolla del Pacifico e quelle a più stretto contatto?

sabato 3 ottobre 2009

Docu-film sull'affaire Berlusconi

{{fr|Noemi Letizia, quittant le Lido entourée ...Image via Wikipedia

Lo pubblico così per com'è, per cercare di ricordare passo passo come è cominciata una vicenda che da privata (i problemi tra Silvio Berlusconi e sua moglie Veronica) è diventata un affare di Stato sopra cui passano tutti i problemi urgenti di questo paese


Io non rispondo
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